Una complessa operazione della polizia di Stato, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, ha portato all’arresto di tre persone e all’indagine di altre due, tutte accusate di detenzione di ingente materiale pedopornografico. Le indagini, svolte dal Centro operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania, sono nate dalla collaborazione con il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) e l’organizzazione non profit Child Rescue Coalition.
L’attività investigativa è stata avviata dopo aver geolocalizzato in Sicilia diversi account che condividevano e scaricavano immagini e video di pornografia minorile. Le perquisizioni, disposte dalla Procura di Catania, hanno permesso di sequestrare numerosi dispositivi informatici. All’interno di quelli in uso a tre degli indagati, sono state trovate decine di migliaia di file illegali, portando al loro arresto in flagranza di reato.
I Giudici per le Indagini Preliminari dei Tribunali di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta hanno convalidato gli arresti, disponendo per i tre l’obbligo dei domiciliari. Le persone coinvolte nell’indagine, che si presume innocenti fino a sentenza definitiva, sono tutte di sesso maschile, con età compresa tra i 30 e i 70 anni. Le loro professioni variano, includendo impiegati, liberi professionisti, studenti e pensionati. Alcuni di loro hanno anche figli minori.
Gli indagati risiedono nelle province di Siracusa, Ragusa, Messina, Caltanissetta e Reggio Calabria. L’operazione sottolinea l’efficacia della collaborazione tra forze dell’ordine e organizzazioni internazionali nel contrasto a reati che sfruttano le vulnerabilità dei minori, in un’ottica di tutela delle fasce più deboli della popolazione.