Pellegrinaggio dei fedeli della diocesi di Ragusa a Roma. Oggi la seconda giornata. La comitiva è stata guidata dal vescovo, mons. Giuseppe La Placa, che oggi, in occasione della seconda giornata, durante l’udienza generale a piazza San Pietro, è stato accolto da papa Leone XIV.
«La nostra vita è scandita da innumerevoli accadimenti, colmi di sfumature e di vissuti differenti. A volte ci sentiamo gioiosi, altre volte tristi, altre ancora appagati, oppure stressati, gratificati o demotivati. Viviamo indaffarati, ci concentriamo per raggiungere risultati, arriviamo a conseguire traguardi anche alti, prestigiosi. Viceversa, restiamo sospesi, precari, in attesa di successi e riconoscimenti che tardano ad arrivare o non arrivano affatto. Insomma, ci troviamo a sperimentare una situazione paradossale: vorremmo essere felici, eppure è molto difficile riuscire a esserlo in modo continuativo e senza ombre. Sentiamo nel profondo che ci manca sempre qualcosa. Questo desiderio abissale del nostro cuore può trovare la sua risposta ultima non nei ruoli, non nel potere, non nell’avere, ma nella certezza che c’è qualcuno che si fa garante di questo slancio costitutivo della nostra umanità; nella consapevolezza che questa attesa non sarà delusa o vanificata. Tale certezza coincide con la speranza. Ciò non vuol dire pensare in modo ottimistico: spesso l’ottimismo ci delude, vede implodere le nostre attese, mentre la speranza promette e mantiene» ha detto il pontefice.