In una città un tempo nota per la sua vivace economia agricola, il livello di sicurezza a Vittoria si è drasticamente abbassato, nonostante gli sforzi decennali delle autorità locali nel contrastare una recrudescenza criminale sempre più sfrenata. La “fascia trasformata” è diventata teatro di furti notturni audaci e ripetuti. Ladri organizzati colpiscono senza sosta le aziende agricole, sottraendo attrezzature essenziali e veicoli che non solo hanno un valore economico, ma spesso anche affettivo, tramandati di generazione in generazione.
Oggi, la situazione ha raggiunto un punto critico: gli operatori agricoli, stanchi di subire incursioni multiple senza vedere giustizia, stanno ricorrendo a misure estreme. Un imprenditore vittoriese, vittima di recenti furti, ha deciso di mettere una taglia per riavere i propri veicoli rubati – mezzi non solo funzionali al lavoro nei campi, ma carichi di ricordi familiari. “È un grido di disperazione”, commenta l’imprenditore, che preferisce mantenere l’anonimato per motivi di sicurezza. Questa iniziativa non è isolata: riflette un malcontento diffuso tra i produttori locali, che si sentono abbandonati dalle istituzioni e costretti a difendersi da soli in un contesto di criminalità organizzata che sfrutta le vulnerabilità del territorio rurale (foto Franco Assenza).