Un altro episodio di violenza in città solleva forti interrogativi sulla sicurezza in determinate aree periferiche, così come accade per il centro storico. Un giovane sarebbe stato aggredito e accoltellato da due uomini, armati di coltello, dopo un alterco in quella che descrive come la via padre Giovanni Tumino, in prossimità della Valle di Era, che un tempo sfociava sulla provinciale per Chiaramonte. L’aggressione sarebbe scaturita da un banale contatto tra l’auto della vittima e un monopattino nero e arancione su cui viaggiavano i due aggressori. “Mi hanno sbattuto contro la macchina. Non appena ho chiesto il motivo di ciò, hanno tirato fuori i coltelli” denuncia la vittima nel suo drammatico racconto.
Nella colluttazione, quest’ultimo è stato ferito due volte. È riuscito a scappare e a recarsi al Pronto soccorso, dove ha ricevuto le cure necessarie, e dimesso con un totale di dieci punti di sutura a causa delle ferite da arma bianca. Il certificato di dimissioni del 29enne ragusano conferma il racconto: “Aggressione con arma bianca: presenta ferite da arma da taglio centimetriche al terzo distale di entrambi gli arti inferiori”. I fatti sono avvenuti giovedì scorso.
“Sono intervenuti i carabinieri, ma di questa cosa non si sa niente, è passato inosservato. Mi ritrovo due ferite da arma bianca.” La preoccupazione della vittima è acuita dal fatto che, a suo dire, i due aggressori sarebbero ancora liberi e noti nel quartiere limitrofo. “Loro non sono stati presi e sono tranquilli nella loro comunità”- afferma con frustrazione il giovane, chiedendo che le forze dell’ordine agiscano rapidamente per identificare e fermare gli aggressori, la cui impunità rappresenta un grave rischio per la sicurezza pubblica.








