La Prima sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa dell’ex carabiniere Davide Corallo ed ha confermato la condanna emessa in Appello pari a 15 anni di reclusione. Corallo è stato condannato per l’omicidio del cuoco modicano Peppe Lucifora. In primo grado era stato assolto con formula piena. Era il 10 novembre del 2019 quando, all’interno di una stanza chiusa a chiave nella sua casa in largo XI febbraio a Modica, è stato ritrovato il cadavere. In Appello la Corte presieduta dal giudice Elisabetta Messina il 7 novembre del 2022 ha ammesso quasi tutte le richieste della Procura generale e della parte civile nominando un consulente tecnico, il maggiore dei Ris di Roma, Cesare Rapone. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Orazio Lo Giudice del Foro di Caltagirone e Michele Vaira del Foro di Foggia e si è avvalso della consulenza del generale in pensione dei Ris, Luciano Garofano. La sentenza di secondo grado era stata emessa il 20 gennaio scorso (nella foto da sinistra Corallo e Lucifora).
Quella di assoluzione per Corallo era stata appellata sia dalla Procura di Ragusa sia dalla parte civile, ovvero i tre fratelli di Lucifora rappresentati dall’avvocato Ignazio Galfo. In appello la Procura generale, aveva chiesto la condanna a 17 anni e 4 mesi per l’ex carabiniere. Si tratta di una vicenda complessa in cui fondamentali sono state le indagini scientifiche del Ris dei carabinieri all’interno dell’abitazione del cuoco ed in particolare i reperti prelevati dalla camera da letto e dal bagno. Analizzate anche alcune maniglie delle porte, oltre al sifone del lavandino. Stando a quanto è stato ricostruito nel corso delle indagini svolte dai carabinieri di Ragusa e Modica, il cuoco sarebbe stato prima tramortito e poi soffocato dalla morsa letale di una mano che gli avrebbe sfondato la trachea. La Corte d’Assise d’Appello ha condannato Davide Corallo – che si è sempre proclamato innocente – anche al pagamento della provvisionale alle parti civili pari a 10.000 euro ciascuno. Ora la sentenza definitiva della Cassazione.









