Ore frenetiche a Ispica sul piano politico e amministrativo. Settimana intensa e molto travagliata a palazzo Bruno di Belmonte. Al termine di una lunga mattinata, oggi, il sindaco Innocenzo Leontini ha azzerato la Giunta a mandato ormai (quasi) scaduto. Tutto questo mentre mercoledì alle 15,30 è atteso il consiglio comunale che deve votare la sfiducia al primo cittadino. Se Leontini dovesse superare indenne anche la seconda mozione di sfiducia nel giro di una decina di mesi, all’indomani penserà alla ricomposizione della squadra assessoriale che rimarrebbe in sella fino alla fine del mandato. In questo quadro di incertezza, lo scorso fine settimana i tre partiti del centrodestra: Forza Italia, Fratelli d’Italia e Mpa-Grande Sicilia si sono visti e hanno ragionato attorno ad un tavolo sul da farsi per il futuro politico in città.
L’obiettivo è di portare avanti un comune progetto politico per il rilancio dell’attività amministrativa e in vista delle prossime elezioni previste il prossimo anno. Le tre forze politiche, in una nota congiunta, hanno comunicato di respingere la mozione di sfiducia al sindaco e di volere attuare un azzeramento della giunta comunale per procedere con immediatezza ad una sua ricomposizione che risponda al duplice obiettivo di rafforzare le presenze tecniche e di comporre un quadro nel quale gli stessi tre partiti si riconoscano con soddisfazione.
Tornando alla mozione di sfiducia si attende il parere dell’assessorato regionale delle Autonomie locali, che ha già ricevuto il parere del segretario generale del Comune, che per primo ha sollevato la questione, definendo giuridicamente illegittima la mozione, ed ha anche ricevuto il parere della Prefettura che nel documento inviato proprio all’Assessorato Regionale, rifacendosi alla circolare emessa dallo stesso, la n.16/2024, ritiene che la mozione di sfiducia sia stata effettivamente presentata in violazione della vigente normativa regionale che regola la materia. Ricordiamo che per passare la mozione di sfiducia, firmata da nove consiglieri comunali, ha necessità di 10 voti: le opposizioni sono sicure che il decimo sostegno ci sarà.









