La Procura della Repubblica di Ragusa ha chiesto il rito immediato per il tentato omicidio di Marina di Ragusa del 7 giugno scorso. L’avvocato difensore, Daniele Scrofani, ha chiesto per il giovane imputato il rito abbreviato. Il Gup del Tribunale di Ragusa, Gaetano Dimartino, ha fissato l’udienza per il 13 gennaio dell’anno prossimo.
La famiglia della vittima, una sedicenne giarratanese, si è rivolta all’avvocato Francesco Villardita per la costituzione di parte civile. Il gip Eleonora Schininà aveva incaricato il professore etneo Eugenio Aguglia che ha confermato che il ventenne ha una capacità di intendere e di volere scemata e lo ritiene socialmente pericoloso. Il consulente della difesa dottor Giuseppe Catalfo, anche lui di Catania, ha detto che non c’è pericolosità sociale e che il ragazzo al momento dei fatti era incapace di intendere e di volere.
In aula, entrambi i consulenti hanno detto che è compensato, che sta molto meglio e che ha avuto un attacco psicotico in quel momento ma che non ci sono residuati. L’ incidente probatorio è stato chiesto dall’avvocato difensore Daniele Scrofani. Il ventenne di Marina si trova agli arresti domiciliari presso una struttura specializzata in assistenza e cura di persone con problematiche psichiatriche. Ha colpito con un coltello al collo la ragazza, amica di sua sorella, senza motivo. La sedicenne era andata a trovare l’amica a Marina di Ragusa. Lei non c’era momentaneamente, ad accoglierla è stato il fratello.










