A distanza di due anni dalla morte di Giovanni Re il pensionato 71enne deceduto in seguito al crollo di un muro di recinzione in contrada Cicogne a Comiso alla fine del novembre 2023, il committente dei lavori è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo come richiesto dalla Procura di Ragusa. Il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale, Maria Rabini, è stato fissato per il 18 marzo. L’anziano stava lavorando alla manutenzione di un muro di recinzione che delimita due poderi, nei pressi della frazione di Pedalino.
Durante i lavori, la parte di muro in manutenzione è crollata travolgendo il malcapitato. Re è rimasto sepolto dalle macerie del muro realizzato in mattoni di pietra bianca e cemento. Incolume l’amico anch’egli settantenne, adesso finito sotto processo per omicidio colposo come richiesto dal pm d’udienza Monica Monego. A difenderlo l’avvocato Daniele Scrofani.
Dopo l’incidente sul posto i vigili del fuoco che, con un mezzo meccanico di proprietà di alcuni privati vicini di casa, hanno estratto dalle macerie il corpo privo di vita di Giovanni Re. Il decesso è stato constatato dal medico legale, Giulia Casamichela. Sul luogo dell’accaduto è intervenuto anche lo Spresal di Ragusa per verificare le modalità dell’incidente. Dell’accaduto è stato informato il sostituto procuratore Gaetano Scollo che, al termine delle indagini, ha chiesto il processo. La famiglia di Re si è costituita parte civile con gli avvocati Salvatore e Nunzio Citrella.










