Si è concluso con grande partecipazione e sincero entusiasmo il concerto tenutosi lunedì scorso nell’ambito del Festival organistico internazionale di Ibla – Città di Ragusa, confermando ancora una volta la centralità di questo appuntamento nel panorama culturale della città. L’evento ha visto la presenza di numerosi appassionati e la straordinaria risposta del pubblico ha sottolineato il valore della musica come linguaggio universale che unisce, emoziona e arricchisce.
A esibirsi, nella suggestiva chiesa San Pier Giuliano Eymard, nota per la sua eccellente acustica e il fascino architettonico, con protagonista l’organo Bartolomeo Formentelli del 1970, uno strumento che incarna la tradizione artigianale italiana, l’Heraldic trumpet ensemble. Il pubblico ha potuto così godere di un vero e proprio viaggio nella storia della musica grazie all’esecuzione di brani di Siebold, Mouret, Bach, Flechter e Handel. L’orchestra di trombe, organo e timpani fondata dal maestro Carmelo Fede si è distinta per l’energia delle proprie esecuzioni e per un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo, con un’attenzione particolare alla valorizzazione delle musiche solenni e celebrative.
Il maestro Marco D’Avola, direttore del festival, ha inteso rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i sostenitori, agli sponsor e alle istituzioni, il Libero consorzio comunale con la presidente Maria Rita Schembari, il Comune di Ragusa con il sindaco Peppe Cassì, la diocesi di Ragusa con il vescovo, mons. Giuseppe La Placa, che hanno reso possibile questa manifestazione: la loro generosità e il loro impegno sono stati fondamentali per la realizzazione dei concerti. Un grazie particolare è stato rivolto ai parroci ospitanti che, con disponibilità e accoglienza, hanno aperto le porte delle loro chiese, contribuendo a rendere l’atmosfera ancora più suggestiva.
Il maestro D’Avola, direttore artistico del festival, ha guidato, con passione e competenza, ogni fase dell’organizzazione. La direzione artistica di D’Avola, unita alla straordinaria bravura degli artisti coinvolti, ha garantito un programma musicale di altissimo livello, capace di coinvolgere ed emozionare anche i palati più esigenti. La qualità delle esecuzioni, la varietà del repertorio e la presenza di musicisti di talento hanno contribuito a fare di questa edizione un vero e proprio punto di riferimento culturale a livello internazionale, valorizzando il patrimonio organistico e promuovendo la conoscenza della grande musica presso un pubblico sempre più ampio.










