Sarà inaugurata sabato alle 17,30 in piazza del Popolo a Vittoria la nuova installazione artistica di Sergio Cimbali, intitolata “Guerra, sacra, in famiglia”. L’opera, visitabile fino al 6 gennaio, segna un appuntamento di grande rilievo per la scena culturale locale e si inserisce tra le iniziative che animano il centro cittadino durante le festività.
L’installazione si distingue per l’intensità emotiva e la capacità di evocare, tramite materiali semplici ma carichi di significato, temi universali come l’innocenza violata, la memoria delle vittime di mafia, la violenza domestica e la sacralità della vita. Lo scultore dello stupore, Cimbali, noto per le sue creazioni che intrecciano memoria storica e denuncia sociale attraverso l’utilizzo di materiali di riciclo, riesce ancora una volta a coinvolgere lo spettatore in una profonda riflessione sull’attualità, servendosi di un linguaggio artistico essenziale ma di grande impatto visivo.
Sergio Cimbali, artista originario della provincia iblea, è riconosciuto a livello nazionale per la sua ricerca sulle forme e sulle materie del quotidiano. E’ tra i fondatori del Centro di aggregazione culturale di Ragusa. Le sue opere, spesso esposte in spazi pubblici e museali, si caratterizzano per un approccio che unisce rigore formale e forte tensione etica. Cimbali trae ispirazione da episodi della cronaca e dalla memoria collettiva, trasformando oggetti comuni in potenti simboli di resistenza e speranza. Negli anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo all’arte contemporanea, distinguendosi per la capacità di coniugare sensibilità personale e impegno civile.
“Guerra, sacra, in famiglia” nasce come atto di denuncia e di memoria: l’opera invita il pubblico a non dimenticare le vittime della violenza familiare e della criminalità organizzata, restituendo dignità a chi ha subito ingiustizia. Al centro del percorso espositivo, la sacralità della vita emerge come valore irrinunciabile, mentre l’innocenza – rappresentata da elementi visivi delicati ma eloquenti – diventa simbolo di resilienza e speranza. È un’occasione per interrogarsi sulle ferite che segnano il tessuto sociale e per riaffermare l’importanza della memoria come strumento di crescita collettiva.
L’inaugurazione vedrà gli interventi del sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, e del curatore Amedeo Fusco, che accompagneranno il pubblico nella lettura dell’opera e nei suoi molteplici significati. La loro presenza sottolinea il valore dell’evento per la comunità e la volontà di sostenere iniziative che promuovano la cultura e la sensibilità sociale.
L’installazione sarà fruibile gratuitamente ogni giorno fino al 6 gennaio, offrendo a cittadini, visitatori e appassionati d’arte un’opportunità unica di incontro con l’arte contemporanea e i suoi messaggi più profondi. Sabato, dunque, è in programma un momento di condivisione, che si propone non solo come evento artistico, ma come occasione di crescita e dialogo per l’intera comunità.










