Domenica, alle ore 17, i Giardini iblei di Ragusa si trasformeranno nello scenario di un evento carico di significato e bellezza: l’inaugurazione dell’opera “Il percorso della vita”, dono che l’artista Salvatore Massari (nella foto), componente del Centro di aggregazione culturale, fa alla città, a testimonianza di quanto l’arte possa essere capace di lanciare messaggi fortemente evocativi e simbolici. Sarà un momento speciale, di quelli che conciliano con il mondo e ci fanno riscoprire il senso profondo della comunità e dell’arte stessa.
Alla cerimonia interverranno il sindaco, Peppe Cassì, e il curatore Amedeo Fusco, che accompagneranno cittadini e appassionati alla scoperta di un percorso artistico che vuole parlare al cuore di tutti. “Il percorso della vita”, spiega il maestro Massari, si snoda come metafora dell’esistenza: “I primi due gradoni rappresentano infanzia e adolescenza. Sono alti e richiedono aiuto per superarli, sono lunghi da attraversare, ma anche ampi e spaziosi, offrendo libertà e facilità di movimento. Superata l’adolescenza, cominciano subito le difficoltà: i gradini si fanno alti, stretti e faticosi da salire, serve molta attenzione per non perdere l’equilibrio. Appaiono nuove rampe, più comode e larghe, ma che portano soltanto al precipizio; occorre scegliere se tornare indietro o rischiare la perdizione. Queste alternative si ripresentano lungo tutto il cammino. Chi arriva alla vetta, vecchio e stanco, trova infine un percorso più agevole, ma anche un tunnel oscuro: lo spettro della morte. E allora ci si ferma, si appoggia il bastone e ci si domanda: ne valeva la pena fare tutta questa fatica per arrivare a questo? Ma in fondo al tunnel si intravede uno spiraglio di luce. Quella luce è la speranza, che alimenta la vita e dà coraggio al pensiero dell’aldilà”.
Il curatore Amedeo Fusco sottolinea la forza artistica e simbolica dell’opera: “Massari riesce a condensare in una struttura materica il viaggio dell’uomo, fatto di cadute, scelte coraggiose e momenti di riflessione. È un’opera che invita a interrogarsi sul senso del cammino, ma anche a riconoscere che, nel gioco delle ombre e luci della vita, è sempre la speranza a illuminare il futuro. Il percorso narrato da Massari è quello di tutti noi, e la sua arte ci riconcilia con le nostre fragilità, aprendoci alla possibilità di guardare avanti con fiducia”.
L’inaugurazione de “Il percorso della vita” rappresenta per Ragusa non solo un’occasione di arricchimento artistico, ma anche un invito a riflettere sulla nostra identità, sul valore della resilienza e sul ruolo dell’arte come strumento di crescita collettiva e personale. Un momento che resterà impresso nella memoria della città e dei suoi cittadini, lasciando un segno tangibile e profondo.









