“Il signor Giovanni vorrebbe trascorrere la vecchiaia serenamente, purtroppo però è sottoposto a follow up neoplastico e quindi il 14 gennaio il medico prescrive una “colonscopia totale con biopsia in sede multipla”. Il giorno dopo e i giorni a seguire il signor Giovanni si rivolge inutilmente al Cup e in farmacia a Ragusa per ottenere la prenotazione. Ad un certo punto, esasperato dalle solite risposte (“non abbiamo i codici aggiornati e non possiamo prenotare”) si rivolge alla nostra associazione”. Così il comitato civico Art. 32 che ha inviato una nota per denunciare un presunto caso di malasanità.
“Il 21 gennaio – continua il comitato – facciamo due tentativi a Pozzallo e Ispica sperando che almeno in uno di essi Cup abbiano risolto il problema. Il 22 a Scicli i codici sono finalmente aggiornati. Ma l’operatore di sportello conferma la plateale violazione di legge comunicando: l’ agenda per la colonscopia è chiusa. Lo stesso giorno a Modica (palazzo di vetro) la ricetta viene respinta e si invita il paziente a rivolgersi al proprio medico per modificare i codici. Ma non tutto è perduto… Lo stesso giorno 22 poco prima della chiusura degli uffici del Cup ci arriva la notizia che la stessa ricetta, respinta a Modica qualche ora prima, è stata accolta a Pozzallo : la colonscopia è stata prenotata. Finalmente una buona notizia …… si fa per dire. L’appuntamento è fissato tra 11 mesi : il 2 dicembre 2025 ! (come dimostra l’allegato). A questo punto il signor Giovanni può scegliere di mettere mano al portafoglio, se ne ha la possibilità, e ottenere la prestazione a pagamento. Altrimenti potrà aggiungere il suo nome ai milioni di italiani vittime di questa macelleria sociale che colpisce la sanità, come le pensioni e trasforma i diritti sociali in privilegi per pochi”.