Ha preso il via anche a Ragusa, con il rito dell’imposizione delle ceneri in cattedrale, presieduto dal vescovo diocesano, mons. Giuseppe La Placa, il periodo della Quaresima. “In questi quaranta giorni, con la pratica del digiuno e della penitenza, accompagneremo Gesù nel deserto – ha detto il vescovo La Placa – lo seguiremo lungo la via dolorosa del calvario, con la nostra preghiera ci uniremo alla sua sofferenza nell’ora buia della croce e della morte, per essere alla fine raggiunti da una gioia indicibile quando, nella notta gloriosa della Pasqua, canteremo l’exultet per la sua vittoria sul peccato e sulla morte”. Numerosi i fedeli che hanno partecipato al momento sempre molto suggestivo.
Il vescovo ha esortato, riprendendo anche gli insegnamenti di Papa Francesco, a non permettere “a niente e a nessuno di rubarci la speranza” (foto Bracchitta).
Ha preso il via anche a Ragusa, con il rito dell’imposizione delle ceneri in cattedrale, presieduto dal vescovo diocesano, mons. Giuseppe La Placa, il periodo della Quaresima. “In questi quaranta giorni, con la pratica del digiuno e della penitenza, accompagneremo Gesù nel deserto – ha detto il vescovo La Placa – lo seguiremo lungo la via dolorosa del calvario, con la nostra preghiera ci uniremo alla sua sofferenza nell’ora buia della croce e della morte, per essere alla fine raggiunti da una gioia indicibile quando, nella notta gloriosa della Pasqua, canteremo l’exultet per la sua vittoria sul peccato e sulla morte”. Numerosi i fedeli che hanno partecipato al momento sempre molto suggestivo.
Il vescovo ha esortato, riprendendo anche gli insegnamenti di Papa Francesco, a non permettere “a niente e a nessuno di rubarci la speranza” (foto Bracchitta).

