“Ci siamo divertiti. Dal primo all’ultimo minuto. E, soprattutto, abbiamo appassionato il pubblico. Che ci ha seguito con grande trasporto ed entusiasmo. E non è mai una cosa scontata. Per questo diciamo grazie a chi è stato con noi e ci ha applaudito. Ci rivedremo alla prossima occasione”. Ha fatto registrare il sold out il nuovo lavoro teatrale della compagnia “I superstiti” proposto al teatro Leader di Ragusa. A parlare in questi termini è Carlo Nobile che ha curato l’adattamento e la regia dell’opera scritta da Moliere. Nobile, tra l’altro, ha interpretato uno dei protagonisti assieme al resto del cast composto da Angelo Iacono, Elvira Baglieri, Tina Licitra, Pina Ganci, Gianni Canzonieri, Domenico Puccia, Pippo Antoci e Graziella Frasca.
“E’ stata – aggiunge Nobile – una bellissima esperienza. Il nostro pubblico ci ha seguito anche nel contesto di questa commedia in costume che vuole rappresentare una evoluzione rispetto ai nostri tradizionali lavori. Devo dire che la curiosità era notevole e speriamo di avere ripagato con l’entusiasmo e con la spensieratezza tutti coloro che ci hanno seguito e che hanno assistito alla rappresentazione”. Il tema della commedia, ancora oggi molto attuale, è il contrasto tra la gelosia e la ragione. “La Scuola delle mogli” è stata rappresentata per la prima volta nel 1662, il 26 dicembre, ed è ritenuta in parte autobiografica. Ma qual è stata la trama? Il protagonista Arnolfo, a seguito di un cocente tradimento, decide di prendere con sé e allevare, sin dall’infanzia, Agnese, nel modo più ingenuo possibile, chiudendola nella sua villa di campagna fino al momento in cui saranno celebrate le nozze. Al principio della vicenda, chiarita in prospettiva all’amico notaio, riceve da questi un invito alla riconsiderazione delle proprie convinzioni, poco dopo si troverà a incontrare Orazio, giovane figlio del suo grande amico Benedetto, il quale si è fortuitamente invaghito di Agnese che pure lo ricambia. Alla confessione della fanciulla, Arnolfo sgrida le domestiche perché non hanno controllato la protetta e poi si rivolge alla ragazza chiedendole cosa pensa di Orazio. Lei ammette di apprezzare il pretendente e allora Arnolfo decide di affrettare i preparativi per il matrimonio chiamando il notaio per il contratto matrimoniale. Orazio decide di rapire Agnese e, da quel momento in poi, c’è stato un succedersi di equivoci che hanno reso la commedia molto godibile per il pubblico.