Il M5s di Vittoria esprime sconcerto per la decisione del sindaco di reinserire l’ex assessore Cesare Campailla nella giunta municipale, che certifica definitivamente l’ampliamento di fatto dell’attuale maggioranza alla Dc di Totò Cuffaro, al di là delle dichiarazioni di facciata.
“Dopo il passaggio di ben sei consiglieri eletti in liste di centrosinistra alla Dc, che ha portato il m5s a porre il problema di una questione morale – è scritto in una nota sottoscritta dagli esponenti pentastellati – coerenza politica avrebbe dovuto imporre al sindaco (e alla propria maggioranza) di rifiutare categoricamente il sostegno di quei consiglieri, in alternativa rimettendo il mandato per ridare la parola al popolo. Nulla di ciò è accaduto e il rientro in Giunta del Campailla è, adesso, il segnale evidente che Vittoria stia diventando laboratorio politico di un asse politico tra Dc, Mpa, Pd, Lista Aiello e Cento Passi. A dimostrarlo, prima il segretario Dc Cuffaro, che sabato scorso ha dichiarato, in modo analogo al sindaco, di aver proposto la possibilità che Campailla conservasse da indipendente il proprio posto in Giunta. Poi, una consigliera Dc che ha ammesso pubblicamente che il Campailla pur non essendo più un “tesserato” al partito di Cuffaro, rimane un suo “simpatizzante”. Ed infine, la consigliera Pd Roberta Sallemi, con la sua coraggiosa presa di distanza di stamane, alla quale va la vicinanza e la solidarietà di tutto il M5s”.
“Come forza progressista, anche se di opposizione, non possiamo tacere di fronte all’umiliazione di una Ccittà dalle solide tradizioni democratiche e di sinistra come la nostra, e all’umiliazione di migliaia di cittadini espropriati del proprio voto da gruppi spregiudicati di mestieranti. Il M5s chiede quindi alle forze politiche di Centrosinistra e di Sinistra che sostengono l’attuale amministrazione, e prima di tutto al Pd, di esprimere chiaramente le proprie valutazioni e intenzioni, e chiama tutti i cittadini, e in particolare quelli che si riconoscono nel mondo progressista, a mobilitarsi perché a Vittoria sia risparmiato uno scempio che nulla ha a che vedere con la buona politica, e che renderebbe impraticabile la stessa ipotesi di un “campo largo” al termine dell’attuale consiliatura”.