Immaginate di poter dialogare con una grave malattia come un tumore o la depressione, che cosa le chiedereste? Per esempio, perché colpisce alcune persone e altre no? Oppure che possibilità ci sono di guarire? O, ancora, se un giorno verrà debellata dalla ricerca? E quali risposte vi aspettereste dalla malattia? Probabilmente quelle che scienziati e medici non sono ancora in grado di dare. Nel libro “Tutto d’un fiato. Un sognatore a faccia a faccia con lo spettro” l’autore, Michele Imperiali (nella foto in alto da sinistra il giornalista Giorgio Liuzzo, Imperiali, Sara Giaquinta, Costanza e Cilia), presidente del comitato tecnico scientifico dell’Anffas nazionale, oltre a una esperienza pluriennale nel settore della disabilità, ha immaginato di fare questa conversazione fantastica con l’autismo, o per meglio dire gli autismi, considerati tra i disturbi del neurosviluppo più diffusi, complessi e ancora incurabili dei nostri tempi. “A cosa serve scrivere una stramberia del genere, vi chiederete? – ha detto Imperiali – Semplicemente perché gli autismi, come tutte le malattie e le disabilità, non sono da considerarsi un problema privato. Per questa ragione c’è bisogno di parlarne molto di più per far accrescere la consapevolezza collettive”.
Sono state queste le direttrici del dibattito che si è sviluppato questa mattina al centro commerciale culturale Mimì Arezzo di Ragusa, su iniziativa dell’Anffas onlus Ragusa nel contesto degli appuntamenti promossi in occasione della giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, nell’ambito del Caffè letterario Aut-Cafè che ha visto per protagonista lo stesso Imperiali. Introdotto dalla direttrice di Anffas onlus Ragusa, Salvina Cilia, e dal presidente regionale Anffas, Antonio Costanza, Imperiali ha avuto modo di illustrare le ragioni che lo hanno portato a scrivere questo libro e, soprattutto, le motivazioni che lo hanno spinto a un approccio fuori dagli schemi, intervistando lo spettro autistico, una sorta di stratagemma letterario. Ne è venuto fuori un dibattito stimolante con gli studenti di alcune classi del liceo artistico del Galileo Ferraris e del liceo scienze umane del Vico-Umberto I-Gagliardi che, opportunamente stimolati dai docenti, avevano avuto modo di leggere il libro rendendo quindi il confronto con l’autore in grado di focalizzare alcuni aspetti meritevoli della massima attenzione. Alla mattinata hanno partecipato anche il sindaco, Peppe Cassì, e gli assessori comunali ai Servizi sociali e alla Pubblica istruzione, rispettivamente Elvira Adamo e Catia Pasta. Nel frattempo, altri studenti delle scuole primarie e secondarie cittadine hanno avuto modo di visitare i lavori esposti in mostra delle persone con disabilità dell’Anffas oltre ad animare dei laboratori di disegno lungo gli spazi del chiostro del centro commerciale culturale.
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