Creare una rete di mini laboratori, gestiti in remoto, per raggiungere l’obiettivo di minimizzare l’impatto delle malattie sul territorio e ridurre al minimo l’impatto ambientale attraverso la diagnosi precoce. E’ questo il traguardo prefissato dal progetto denominato “Network di mini laboratori per la gestione fitosanitaria della filiera delle ortive” che sarà illustrato domani pomeriggio nella sede dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Ragusa, in via Grazia Deledda 76, a partire dalle 15,30.
Il progetto, presentato ai sensi della sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie” del Psr Sicilia 2014-2022, realizzato dalla Prosea srl d’intesa con il consorzio di ricerca per lo sviluppo di sistemi innovativi agroambientali e il sostegno dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, vedrà la presenza, per i saluti istituzionali, del sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, del dirigente dell’area 3 dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, Antonino Drago, del dirigente dell’Ipa di Ragusa, Giorgio Carpenzano, del presidente dell’Ordine, Giuseppe Dipietro, e dell’amministratore unico e legale rappresentante del capofila “Centro Seia Srl”, Giovanni Battista Planeta. A relazionare saranno i docenti universitari Salvatore Walter Davino e Stefano Panno, entrambi del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università degli Studi di Palermo, che parleranno di una rete diagnostica decentralizzata per un’agricoltura sostenibile. Relazionerà anche Giovanna Causarano, responsabile ricerca e sviluppo Centro Seia, capofila dei Gc Netlab 2.0, sul tema “Prevenzione fitopatologica in vivaio e laboratorio interno”.