Nell’ambito della campagna nazionale del “Maggio dei libri”, venerdì 23 maggio alle 18 la libreria Flaccavento, in via Mario Rapisardi 99, ospiterà la presentazione del libro “La strage di Modica (29 maggio 1921). Un caso irrisolto di cento anni fa” di Giovanni Criscione (Sicilia punto L). Dialogherà con l’autore il giornalista Giuseppe Calabrese, già redattore della Gazzetta del Sud e curatore della rubrica “La Storia a chilometro zero” sul quotidiano online Il Domani Ibleo.
Il saggio “La strage di Modica”, premiato al concorso letterario internazionale “Il vento dei calanchi” di Spigno Monferrato (AL) e al Concorso di saggistica “Michele Selvaggio” dell’Istituto Storico Sannio-Telesino a Telese Terme (BN), getta nuova luce su un episodio oscuro della storia italiana.
Il 29 maggio del 1921, alle porte di Modica, durante una manifestazione di lavoratori, una cinquantina di fascisti con l’appoggio della forza pubblica spararono sulla folla uccidendo 9 persone. Lo si è qualificato come un episodio oscuro sia perché ignorato, a differenza di altre stragi di cui si parla nei libri di storia; sia perché i mandanti e gli esecutori sono rimasti nell’ombra. L’inchiesta del Ministero dell’Interno, il processo nella Corte di Assise di Siracusa e il tentativo di riaprire il caso, dopo la caduta del fascismo, presso la Corte di Cassazione non sono serviti ad accertare le responsabilità né a chiarire i contorni della vicenda.
Attraverso documenti d’archivio e atti giudiziari inediti, Giovanni Criscione ricostruisce il contesto sociale e politico nel quale maturarono gli eventi, la dinamica dell’eccidio, le ipotesi sulle responsabilità mai accertate, il ruolo delle autorità e delle forze dell’ordine, le biografie delle vittime e degli imputati di omicidio, le indagini insabbiate e le vicende processuali, le domande irrisolte e l’eco dell’eccidio nella retorica politica del dopoguerra. Un “cold case” che non riguarda soltanto la storia locale, ma si inserisce in un più ampio capitolo della storia nazionale: quello che vide l’Italia, dalle Alpi alla Sicilia, unita sotto il segno del manganello, con centinaia di stragi compiute dai fascisti con il sostegno di prefetti, questori, carabinieri, guardie regie e uomini dello Stato.
Giovanni Criscione (Ragusa, 1972), dottore di ricerca in Storia contemporanea, è autore di diversi saggi. Si ricordano tra gli altri, “The Society of Citizens of Pozzallo. Centenario della Fondazione 1919-2019” con Michele Giardina (Armando Siciliano, 2019); “Le radici e le ali. Nicolò Curella e la Banca popolare S. Angelo” (Kalòs, 2017); “La Dolceria Bonajuto. Storia della cioccolateria più antica di Sicilia” (Kalòs, 2014 – 3° premio Osservatorio Monografie d’impresa).