Dedicata alla deposizione di due degli otto amministratori del Comune di Vittoria finiti sotto processo per il reato di “falso ideologico commesso da privato in atto pubblico” l’udienza di questa mattina davanti al giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, Giovanni La Terra. Quattro sono attuali assessori, Salvatore Avola, Cesare Campailla, Giuseppe Nicastro e Fabio Prelati, una è la presidente del consiglio comunale, Maria Concetta Fiore e tre siedono in consiglio, Salvatore Artini, Giacomo Romano e Alessandro Speranza.
Sono stati sentiti Campailla ed Artini, quindi, i lavori sono stati aggiornati al 14 novembre per i testi della difesa.
Gli otto, per l’accusa, avrebbero sottoscritto il 4 novembre del 2021 degli atti in cui dichiaravano di non avere alcuna condizione di incompatibilità con il ruolo che stavano per assumere, da neoeletti consiglieri. A loro si contesta di essere stati messi in mora per “un debito liquido ed esigibile, verso il Comune” e per questo erano a conoscenza del debito e quindi della condizione di incompatibilità prevista dalla Legge della Regione Sicilia 31 del 24/06/1986, articolo 10. Il collegio difensivo è composto dagli
avvocati Giulia Artini, Marco Greco, Sergio Arezzo, Giuseppe Nicosia, Angelo Curciullo, Sandra Amarù, Umberto Filici. Alcuni degli imputati stavano già provvedendo a pagare il dovuto con un piano rateale, di fatto facendo cadere l’accusa.