Il giudice monocratico del Tribunale di Ragusa (nella foto il Palagiustizia), Gemma Occhipinti, dopo un processo durato oltre cinque anni e mezzo, avviato da una querela presentata dai membri della commissione straordinaria che all’epoca amministrava il Comune di Vittoria (Filippo Dispenza, Giovanna Termini, Gaetano D’Erba), ha assolto il giornalista Angelo Di Natale, direttore responsabile de La Prima Tv e autore di un commento editoriale oggetto del giudizio, dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa “perché il fatto non costituisce reato”.
Il commento incriminato era quello trasmesso da La Prima Tv, nel programma d’approfondimento dei principali fatti del giorno subito dopo la prima edizione del Tg, il primo agosto 2019, lo stesso giorno in cui la commissione aveva tenuto la conferenza stampa per fare il bilancio del primo anno d’attività.
Di Natale era accusato di avere, in sede di un ampio commento, pronunciato la frase: “A Vittoria c’è una cappa di piombo che impedisce l’esercizio minimale delle funzioni democratiche”.
Quel contenuto giornalistico era stato ‘condiviso’ sui social da vari lettori tra i quali due politici locali che in quel periodo erano semplici cittadini, l’attuale sindaco Francesco Aiello e l’assessore in carica Cesare Campailla.
La querela, presentata dai tre commissari prefettizi in nome e per conto del Comune, quindi a spese dell’ente, fu estesa anche a Campailla ed Aiello i quali sono stati citati a giudizio nello stesso procedimento insieme all’unico autore del contenuto giornalistico incriminato.
Il Tribunale di Ragusa ha assolto tutti e tre gli imputati .
Il pubblico ministero Concetta Vindigni aveva chiesto l’assoluzione di Di Natale e la condanna di Aiello e Campailla: analoga conclusione per la difesa delle parti civili Dispenza, Termini e D’Erba rappresentata dall’avvocato Donato Grande. Richiesta l’assoluzione dei tre imputati da parte delle rispettive difese: Giuseppe Russotto per Aiello, Giuseppe Seminara per Campailla, Giovanni Cassarino per Di Natale.