Remissione in libertà per via di un’omessa traduzione degli atti per 2 dei 3 soggetti ucraini di 36 e 44 anni arrestati a ferragosto 2024 perché sorpresi a trasportare 10 chili di cocaina in auto nel corso di un posto di controllo. Fermati a Comiso, i 3 erano stati rinchiusi nel carcere di Ragusa per possesso di sostanza stupefacente. Il terzo soggetto rimarrà invece detenuto in quanto il giudice di Ragusa non ha accolto la tesi difensiva. Due dei 3 imputati erano assistiti dall’avvocato Matteo Riccardi, mentre il terzo era assistito dall’avvocato Maria Petitto Cristofaro. I 2 imputati saranno scarcerati il prossimo 15 agosto. “Il processo a carico del soggetto che resta in carcere – dichiara l’avvocato Riccardi – è stato rinviato al prossimo 4 dicembre, quando verrà riproposta la questione inerente l’omessa notifica al detenuto dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari”.
I 3 viaggiavano in auto sulla statale Catania Ragusa con oltre 10 chili di cocaina a bordo: la polizia li fermò e li arrestò al confine tra le province di Catania e Ragusa. I poliziotti notarono una monovolume con a bordo un solo conducente, seguita a breve distanza da un suv di grossa cilindrata. A quel punto scattò un pedinamento fino all’ingresso di Comiso: lì il suv, con a bordo altre 2 persone, si fermò nei pressi di una stazione di servizio mentre la monovolume proseguì nel tragitto all’interno della città e fermandosi soltanto nei pressi di un bar poco distante. A quel punto la polizia entrò in azione, bloccando le due auto. I controlli negli uffici della squadra mobile portarono alla scoperta della droga nascosta in un doppiofondo ricavato all’interno del cruscotto anteriore della monovolume, del valore di oltre 3 milioni di euro.