In occasione della splendida cornice del Gala dello sport ibleo, svoltosi nei giorni scorsi a Ispica, due atleti del gruppo sportivo Sette Colli di Scicli, associati all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Ragusa, sono stati insigniti del prestigioso titolo di “eccellenze sportive iblee”. Si tratta di un traguardo dal profondo valore simbolico e umano, che testimonia il cammino di inclusione e affermazione personale che lo sport sa offrire, anche e soprattutto laddove le difficoltà sono più grandi.
Pietro Finistrella è stato premiato per gli straordinari risultati ottenuti nello showdown, disciplina paralimpica che richiede concentrazione, riflessi e una forza mentale fuori dal comune. Il percorso di Pietro è segnato da sacrificio quotidiano, una volontà incrollabile e successi che non sono solo personali, ma appartengono all’intera comunità Uici di Ragusa. «Pietro rappresenta un esempio luminoso di come lo sport possa abbattere barriere e generare nuove possibilità – ha sottolineato Salvatore Albani, presidente dell’Uici Ragusa –. I suoi risultati nello showdown ci dimostrano quanto sia importante credere in sé stessi e nel valore dell’impegno».

Alessandra Benedetta Spampinato ha invece ricevuto il riconoscimento per gli importanti traguardi raggiunti nel judo. Atleta di grande cuore e talento, Alessandra ha saputo coniugare passione, disciplina e spirito di squadra, affermandosi in una pratica complessa e fisica come il judo. Ogni suo risultato è il frutto di ore di preparazione e della capacità di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. «La storia sportiva di Alessandra è fonte di ispirazione per tutti noi – prosegue Albani –. La sua determinazione e il suo spirito di sacrificio rappresentano il modo migliore di trasmettere i valori dell’Uici: inclusione, crescita, rispetto reciproco».
Il riconoscimento ottenuto da Pietro e Alessandra al Gala dello sport ibleo non è solo un tributo ai risultati agonistici, ma anche alla forza di una comunità che accompagna, sostiene e valorizza ogni percorso individuale. La presenza dell’Uici Ragusa nella serata è stata calorosa e sentita, segno di un orgoglio condiviso che va oltre la semplice vittoria sportiva. È la celebrazione di un modello di società dove nessuna e nessuno resta indietro, dove il successo di una persona è il successo di tutte e tutti.
«Questo premio – conclude Albani – è lo specchio di una comunità che cresce e che crede nello sport come strumento di costruzione sociale, di emancipazione e di solidarietà. A Pietro e Benedetta rivolgiamo un applauso sentito e l’augurio di continuare a volare alto, consapevoli che la loro energia apre la strada a nuove conquiste, sportive e di vita. Siamo certi che saranno ancora fonte di orgoglio per la società sportiva di Scicli, per l’Uici e per tutto il territorio ibleo».