Chi lo ha conosciuto ne parla come di un ragazzo dolce, gentile e premuroso. D’altro canto, a quindici anni aveva ancora tutta la vita davanti. Giocare a calcio era una sua grande passione. Che voleva coltivare il più possibile. E, invece, i suoi sogni si sono tragicamente spezzati sotto le ruote di un trattore, nella stalla dell’azienda di famiglia, in quella contrada San Gimino che sorge al limitare tra i confini di due territori comunali, Ragusa e Chiaramonte. La famiglia di Andrea Passalacqua (nella foto), il 15enne che è morto ieri, era molto conosciuto nell’ambito degli allevatori locali. “Grandi lavoratori, persone perbene”: così li descrivono gli amici.
Ieri, però, a un tratto, tutto è cambiato. L’incidente in cui è rimasto coinvolto Andrea Passalacqua (nella foto sopra il luogo dell’incidente) non gli ha lasciato scampo. L’ipotesi che viene ventilata è che alla guida del trattore ci fosse il padre. Ma sono indiscrezioni che filtrano dagli inquirenti. Nulla di certo. Toccherà ai carabinieri e agli uomini dello Spresal dell’Asp 7 fare chiarezza su quello che realmente è accaduto. Purtroppo, pur accertando le eventuali responsabilità, nulla potrà restituire alla vita Andrea che frequentava l’istituto tecnico commerciale aeronautico Fabio Besta.
I compagni di classe sono affranti: “E’ stata una mazzata, non ce l’aspettavamo proprio. Ricorderemo Andrea sempre con grande affetto. Che disperazione. Siamo vicini alla famiglia”. Anche il sindaco Peppe Cassì ha fatto sentire la propria voce di cordoglio, a nome di tutta la comunità cittadina. Al momento è la magistratura a procedere. La salma è a disposizione del pm che dovrà decidere, dopo le valutazioni del caso, quando restituirla alla famiglia perché possano essere effettuati i familiari. Un’estate sempre più tragica per Ragusa e la sua provincia che continua a piangere giovani vite.