Il signor Ettore è un malato oncologico ed è stato sottoposto ad intervento lo scorso ottobre. Il 30 luglio, dopo aver completato radio e chemio terapia, il medico prescrive una colonscopia per evitare complicanze e prevenire aggravamenti. Da rilevare che il paziente è stato classificato con il codice 048 (malato oncologico) di durata illimitata. Alla richiesta di prenotazione (prevista dal medico entro 60 giorni) l’Asp risponde fissando l’esame dopo 16 mesi. A fronte di questo abuso il paziente ricorre al cosiddetto “percorso di tutela” previsto dalla legge.
“Dopo la presentazione del ricorso – spiegano dal comitato civico Art. 32 – il paziente viene inghiottito in un percorso che denota un preoccupante stato confusionale dei burocrati o, ancor peggio, in una perfida rappresaglia. Infatti in una prima email l’ufficio risponde che la procedura è esatta ma la documentazione poco leggibile e quindi va nuovamente inviata. Dopo aver ottemperato alle indicazioni dell’ufficio relazioni con il pubblico (Urp) il paziente riceve una nuova mail che testualmente recita: “L’istanza di cui all’oggetto non rientra tra quelli processabili in quanto trattasi di controllo. Consigliamo di rivolgersi direttamente al servizio di endoscopia dell’ospedale Giovanni Paolo secondo”. In poche parole datti da fare da solo e spera nella buona sorte. A questo punto ci chiediamo che valore hanno le dichiarazioni rese alla stampa, il 4 settembre scorso, dal direttore sanitario, dottoressa Lanza, in merito al trattamento dei malati oncologici? In una lettera aperta Lanza è stata categorica: “Per i pazienti oncologici è attivo un percorso dedicato che prevede l’utilizzo del codice di esenzione 048: in questi casi l’accesso alle indagini diagnostiche è prioritario” . E poi prosegue : In questo percorso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) svolge un ruolo centrale: raccoglie le segnalazioni, orienta i pazienti nei corretti percorsi di cura e contribuisce a costruire – come richiamato nel giuramento di Ippocrate – una relazione fondata sulla fiducia, sul rispetto dei diritti e su un’informazione chiara e completa”. Comunque, senza ricorrere a Ippocrate – concludono dal comitato . noi siamo al fianco del signor Ettore e se decide di citare in giudizio i vertici dell’Asp noi saremo con lui in Tribunale”.