Ginecologa condannata in primo grado a 6 mesi di reclusione (senza menzione nel certificato penale) mentre tre ostetriche sono state assolte. Erano in servizio all’ospedale Maggiore di Modica (nella foto) quando una donna vi si era recata per partorire. Il 6 dicembre del 2017 fu effettuato un taglio cesareo dopo la sofferenza fetale evidenziata nei tracciati di controllo. La piccola venne a mancare quattro mesi dopo la sua nascita. La pubblica accusa, rappresentata dal pm Santo Fornasier, aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi per la ginecologa e l’assoluzione per le tre ostetriche. Secondo l’accusa, la professionista avrebbe sottovalutato i segnali della sofferenza fetale senza attuare un taglio cesareo tempestivo che avrebbe potuto salvare la piccola.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Salvatore Poidomani, ha invece rilevato che la professionista avrebbe comunque agito tempestivamente, senza omettere alcunché di quanto previsto. E’ stato inoltre rilevato, sempre dalla difesa, che non essendo stata effettuata alcuna autopsia non esisterebbero prove anche riguardo alla presenza di una presunta patologia della nascitura a cui si è fatto accenno nel corso del dibattimento. La ginecologa, inoltre, è stata condannata al risarcimento danni da quantificare in sede civile e al pagamento delle spese sostenute della parte offesa pari a 3.500 euro. Disposto altresì l’invio della sentenza all’Asp 7.