Sequestro-lampo a Vittoria. Tra i particolari che emergono, dopo la conferenza stampa di questa mattina, il fatto che il giovane si stava intrattenendo con alcuni amici mentre è sopraggiunta una Fiat Panda di colore scuro dalla quale sono scesi due soggetti, entrambi armati di pistola e incappucciati, che si dirigevano verso il gruppo di ragazzi, composto da quattro persone, di cui due a bordo di una autovettura Jeep Renegade, mentre gli altri due stazionavano nei pressi della citata auto, tutti intenti a parlare tra di loro. Immediatamente, mentre i due giovani intenti a parlare nei pressi del Suv cercavano istintivamente di rifugiarsi all’interno della stessa autovettura, i due individui incappucciati incentravano il proprio interesse sul figlio dell’imprenditore vittoriese, prelevandolo dall’auto a bordo della quale era seduto. Il ragazzo veniva prelevato a forza e fatto salire a bordo della Fiat Panda di colore scuro dove vi era il conducente ad attenderli, per poi allontanarsi velocemente dai luoghi. Secondo quanto riferito nell’immediatezza dai giovani presenti sul posto, i due individui si esprimevano in italiano ma con evidente inflessione dialettale locale, cercando di far mantenere una certa calma a tutti i soggetti presenti. La vicenda si concludeva nella tarda serata di ieri, quando Gaetano Nicosia si presentava, accompagnato da un amico, al commissario di Ps di Vittoria, riferendo di essere stato appena liberato (foto Assenza).
Inoltre, il giovane sarebbe stato tenuto prigioniero nelle campagne di Vittoria da 4 uomini incappucciati. E’ stata la stessa vittima, rilasciata ieri sera dopo un sequestro lampo, a raccontare che tra il luogo della liberazione e il casolare in cui era stato portato i banditi hanno impiegato circa 6 minuti di auto. Dopo il rilascio la vittima ha dovuto percorrere a piedi altri 20 minuti prima di arrivare alla strada in cui ha incontrato un amico che l’ha poi portato in auto al commissariato. Dal racconto si deduce, secondo il legale del ragazzo, dunque , che la prigione in cui il 17enne è stato tenuto era a poca distanza dal centro della città.
Al giovane è stato dato del cibo e consentito di dormire mezz’ora. Il racconto del 17enne farebbe pensare, secondo l’avvocato, all’azione di 4 balordi che, vista la reazione delle forze dell’ordine che hanno subito avviato le ricerche, hanno poi desistito dal loro piano rilasciando la vittima.