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“Questa celebrazione eucaristica – ha detto nell’omelia il vescovo – vuole essere innanzitutto un rendimento di Grazie al Signore che non ha mai abbandonato la nostra Chiesa, ma lโha sempre sostenuta con la forza del suo Spirito. Guardando la nostra storia, seppur breve, riconosciamo la mano provvidente di Dio, la nascita della Diocesi, la dedizione dei nostri sacerdoti dei nostri pastori, lโimpegno generoso di tanti fedeli laici, la fondazione di istituzioni di caritร e di formazione, lโattivitร missionaria, la vitalitร dei gruppi ecclesiali, la testimonianza della vita religiosa e contemplativa e la dedizione fedele, i tanti consacrati e consacrate, tutto questo costituisce un vero e proprio mosaico di Grazia tessuto giorno dopo giorno, reso vivo dalla presenza costante del Signore”.
“La Chiesa – ha continuato mons. La Placa – รจ grembo che genera la fede, seno che nutre di consolazione, casa che accoglie e custodisce. La Chiesa รจ madre per vocazione, chiamata essere segno visibile dallโamore di Dio che accoglie, rendendo presente nella storia la tenerezza del Padre.
Anche la nostra Chiesa di Ragusa in questi 75 anni di vita ha cercato di vivere questa maternitร , ha generato una fede nel Vangelo e nella tradizione apostolica, ha nutrito intere generazioni attraverso i sacramenti ed educato giovani e famiglie, servito i poveri e consolato i sofferenti. In questo cammino possiamo riconoscere la fedeltร di Dio che non ci ha fatto mai mancare la dolcezza del suo amore, rendendo la nostra Chiesa un grembo di vita nuova e di speranza”.
“Ciรฒ che รจ autentico spesso cresce lentamente in modo invisibile agli occhi del mondo ma profondamente efficace nella costruzione del regno di Dio. Qui sta la bellezza del Vangelo. La grandezza non รจ ostentazione ma umiltร , pazienza e fiducia nellโazione misericordiosa di Dio; รจ un invito a ridimensionare le nostre ansie di risultato e a comprendere che la vita cristiana non si misura solo con numeri o visibilitร immediata ma con la fedeltร quotidiana e i piccoli gesti dโamore che nascono da un cuore sincero. Oggi al termine di questo nostro Giubileo, volgiamo lo sguardo al Signore con profonda gratitudine, riconoscendo quanto Egli ha operato nelle nostre vite e nella vita della nostra Chiesa locale”.
“Preghiamo il Signore affinchรฉ la nostra Chiesa, benedetta da Lui, sia Madre per tutti i suoi figli, come Maria, sappia vivere con fedeltร lo stile della semplicitร e della piccolezza evangelica e cammini nel mondo come pellegrina di speranza, testimone dellโamore di Dio” ha concluso mons. La Placa.