La città di Modica, patrimonio Unesco, si è trovata immersa nel caos la scorsa domenica, in particolare nella zona di corso Umberto (duomo di San Pietro) e viale Medaglie d’Oro, un disagio acuito dalla presenza del popolare «mercatino delle pulci». L’Alternativa Socialista di Modica ha sollevato la questione, segnalando il grave impatto su residenti, turisti e avventori.
Per gran parte della mattinata, il cuore cittadino è stato teatro di un “vero e proprio caos di clacson, smog e parcheggi selvaggi” – denuncia l’avv. Antonio Ruta per il comitato.
La città di Modica, patrimonio Unesco, si è trovata immersa nel caos la scorsa domenica, in particolare nella zona di corso Umberto (duomo di San Pietro) e viale Medaglie d’Oro, un disagio acuito dalla presenza del popolare «mercatino delle pulci». L’Alternativa Socialista di Modica ha sollevato la questione, segnalando il grave impatto su residenti, turisti e avventori.
Per gran parte della mattinata, il cuore cittadino è stato teatro di un “vero e proprio caos di clacson, smog e parcheggi selvaggi” – denuncia l’avv. Antonio Ruta per il comitato – . I cittadini e i turisti sono stati costretti ad un “percorso ad ostacoli” a causa di auto, moto e tavolini collocati in modo disordinato. Molti marciapiedi sono stati definiti “sostanzialmente impraticabili. Ai problemi di traffico si è aggiunto l’ormai abituale inquinamento acustico prodotto da veicoli rumorosi e spesso modificati in violazione delle norme”.
L’Alternativa Socialista sottolinea come quello descritto non sia un evento isolato, ma un fenomeno che “si verifica con cadenza quotidiana”,
Il movimento invoca un’azione radicale da parte dell’Amministrazione comunale. “La città ha bisogno di un Piano del traffico ambizioso, anzi visionario,” che sia all’altezza di “restituire armonia alla nostra città patrimonio Unesco”.
La proposta centrale è la realizzazione di una mobilità alternativa attraverso “interventi strutturali nei quartieri e riforme radicali dei servizi”, con l’obiettivo di conciliare le diverse esigenze di chi vive, lavora e visita sia il centro storico che la città nuova.








