La gara dei microinfusori per i pazienti con diabete di tipo 1 è stata al centro dell’incontro che la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, insieme al coordinatore provinciale Federico Piccitto hanno avuto ieri mattina presso la Cuc, la centrale unica di committenza, con la dirigente Roberta Milazzo. “La dirigente ci ha spiegato – commenta Federico Piccitto – che subito dopo l’annullamento della gara, avvenuto a fine giugno, è stato necessario apportare dei correttivi al bando per adeguarlo alle nuove disposizioni dell’Anac e modificare le basi d’asta e le quantità messe a gara nei vari lotti. Ci è stato assicurato che entro metà novembre la gara sarà pubblicata. Ovviamente rimarremo vigili perché l’impegno sia rispettato anche perché dopo il periodo di pubblicazione si dovrà nominare la commissione esaminatrice che necessiterà di qualche altro mese per l’aggiudicazione definitiva. Se tutto procederà senza altri intoppi nella primavera del 2026, finalmente dopo tanti anni, si potrà giungere a una conclusione”.
Uno dei problemi principali è stato quello che l’Asp di Palermo non ha fornito dati coerenti sul numero completo di pazienti non avendo un registro aggiornato. A Palermo non a caso si registrano enormi ritardi nella fornitura dei sistemi di nuova generazione.
Per questo l’on. Campo si è impegnata con una apposita mozione al governo regionale per sollecitare una direttiva ai direttori generali per creare dei registri informatizzati. “La mancanza del reale fabbisogno ha portato alla sospensione della gara – spiega Stefania Campo -. Mancando un calcolo reale della casistica è mancato anche il dato dei fondi da stanziare e di conseguenza la gara non si è portata a termine. Non vorrei a questo punto che questo sistema parcellizzato sia stato voluto proprio per bypassare la gara unica e, nelle more, gestire le forniture con affidamenti diretti che generano mancanze di trasparenza, proprio come quelle che hanno portato anche alle recenti inchieste giudiziarie che hanno coinvolto noti esponenti politici, primo fra tutti Totò Cuffaro, indagato proprio nel sistema delle gare truccate in cambio di assunzioni e benefit. Un sistema di corruttele creato ad hoc, proprio per favorire questo o quel privato. Ad oggi la Cuc non avendo questi dati per andare avanti e non perdere ulteriori mesi ha dovuto calcolare il fabbisogno sulla base di dati Istat, con dati che comunque restano approssimativi. È aberrante pensare che la salute dei cittadini venga utilizzata come merce di scambio per fare affari: una sanità non più gestita ma occupata per essere controllata. Noi non ci stiamo: siamo e resteremo a favore dei cittadini”.









