Si è svolto ieri, al palazzo della Provincia di Ragusa, il convegno dal titolo “Uomini autori di violenza: quali strumenti di contrasto e strategie di prevenzione?”, promosso dal dipartimento Famiglia di Forza Italia dell’area iblea con il patrocinio dell’ente provinciale di viale del Fante. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, rappresentanti istituzionali e professionisti impegnati nella lotta contro la violenza di genere.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del consigliere provinciale Samuele Cultrera, del dirigente della polizia amministrativa della Questura di Ragusa, Angelo Tancredi, del sindaco di Modica, Maria Monisteri, della coordinatrice provinciale Azzurro donna Sabrina Micarelli, che hanno sottolineato l’importanza di un impegno condiviso per contrastare la violenza sulle donne.

La dottoressa Giusy Caccamo, responsabile provinciale del dipartimento Famiglia Forza Italia e referente della casa protetta “La forza della vita”, organizzatrice di questo appuntamento di sensibilizzazione, ha evidenziato come la violenza assistita rappresenti un trauma relazionale complesso, capace di lasciare ferite profonde e durature nello sviluppo emotivo e relazionale dei minori. Caccamo ha sottolineato la difficoltà nella gestione di questi casi, evidenziando come l’accoglienza in struttura richieda percorsi personalizzati e un supporto continuo per favorire la rinascita dei minori coinvolti.
La psicologa e psicoterapeuta Vania Blanco, responsabile del “Nucleo trattamento maltrattanti Donne a Sud”, ha condiviso l’esperienza dell’associazione nel recupero degli autori di violenza. Blanco ha sottolineato come la violenza sia spesso un fenomeno invisibile, radicato in contesti familiari e sociali che normalizzano comportamenti abusanti. Il lavoro con gli uomini maltrattanti – ha spiegato – parte dalla consapevolezza della violenza stessa, cercando di rendere visibile ciò che per molti rimane nascosto. L’avvocato Rossana Caudullo, responsabile del centro antiviolenza Donne a Sud, ha illustrato il ruolo dei centri antiviolenza nel percorso di responsabilizzazione e cambiamento degli uomini autori di violenza. Caudullo ha descritto le numerose iniziative di prevenzione condotte, in particolare la campagna “Io non ci sto”, che da anni sensibilizza studenti e insegnanti sugli stereotipi di genere e sugli effetti della violenza.

La senatrice Daniela Ternullo, collegata in videoconferenza, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di considerare la violenza di genere non più come un’emergenza, ma come una ferita strutturale della nostra società. Ternullo ha evidenziato il lavoro della commissione Femminicidio, impegnata nell’ascolto di magistrati, associazioni e vittime per definire strategie efficaci di contrasto alla violenza. L’avvocato Neva Guccione, consulente legale della casa protetta “La forza della vita”, ha affrontato il tema della responsabilità genitoriale degli autori di violenza, sottolineando come un padre che non riconosce le proprie colpe non possa essere ritenuto idoneo. Guccione ha condiviso casi concreti che dimostrano i rischi della manipolazione emotiva sui minori e la necessità di una valutazione attenta nei percorsi di affido.
A concludere i lavori è stato il segretario provinciale di Forza Italia, Giancarlo Cugnata, il quale ha ribadito l’impegno del partito nel promuovere iniziative volte a migliorare la società. Cugnata ha parlato dell’importanza di costruire una società più giusta e consapevole, dove l’educazione e la cultura siano strumenti fondamentali per prevenire la violenza. Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto, evidenziando la necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga forze dell’ordine, giuristi, psicologi e operatori sociali per sviluppare strategie efficaci nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere.










