Nell’ambito della campagna permanente di sensibilizzazione “… questo NON è AMORE”, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato, è stata presente, nell’intera giornata odierna, presso il centro commerciale “Ibleo”.
Le attività degli uomini e donne della Polizia di Stato sono sempre state intense in questa data e quest’anno assumono un significato particolare, in quanto si svolgono all’interno di una cornice, arricchendola di contenuti, che vede prevede l’inaugurazione di una panchina rossa, simbolo di memoria e responsabilità civile.
Dopo la cerimonia di inaugurazione, a cui ha preso parte il Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura, Rosario Amarù, i poliziotti hanno distribuito materiale informativo dove si spiega come riconoscere la violenza, che può essere costituita da una moltitudine di comportamenti; i campanelli d’allarme da tenere in considerazione durante la relazione, la crisi di coppia ed in caso di separazione; l’importanza di chiedere aiuto, confidarsi e non pensare di essere responsabili, non colpevolizzarsi, non cedere a ricatti psicologici, ma parlare e denunciare. Quindi consigli utili a riconoscere, reagire e riscattarsi dall’essere vittima.
E’ stata spiegata la valenza dell’Ammonimento del Questore, strumento amministrativo, preventivo, gratuito utilizzato per tutelare le vittime di violenza di genere o domestica e far cessare le molestie, minacce o comportamenti intrusivi.
Dall’inizio dell’anno, sono stati 15 gli Ammonimenti emessi dal Questore sia su richiesta di vittime di atti persecutori – che non hanno inteso presentare una querela per i comportamenti subiti – che per atti di violenza domestica.
Nel medesimo periodo sono state, altresì, avanzate 24 proposte di sorveglianza speciale di P.S. “qualificata” nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi, in quanto indiziati dei delitti di maltrattamenti, atti persecutori ed una serie di gravi reati commessi in ambito domestico o cui hanno assistito minori.
L’attenzione della Questura al fenomeno non si esaurisce con l’emissione dei provvedimenti di prevenzione, ma si sostanzia anche nella fase successiva che completa adeguatamente lo spettro di efficacia dell’ammonimento. In particolare, oltre ad offrire assistenza alla vittima anche per il tramite di altri attori istituzionali a ciò deputati, è stato rinnovato con l’ Istituto Paideia e siglato, per la prima volta con il Comune di Vittoria, un protocollo d’intesa finalizzato al recupero dell’uomo maltrattante.
La consapevolezza che la sfida contro il femminicidio e gli atti di violenza di genere si gioca esclusivamente nel campo della prevenzione, passa proprio anche dall’avvio, su base volontaria, del maltrattante ad un percorso di riabilitazione che lo porti a comprendere le motivazioni che lo hanno indotto ad assumere comportamenti violenti nei confronti della donna.
E ciò nel convincimento di poter difendere le donne, occupandosi anche degli uomini.








