Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa dopo tredici anni torna a far parte dell’Unione delle Province d’Italia, rafforzando la presenza delle realtà siciliane nei consessi nazionali. Il rientro è stato ufficializzato nell’ambito della 38esima Assemblea Nazionale Upi, alla quale ha preso parte la presidente Maria Rita Schembari, impegnata a rappresentare non solo la provincia iblea ma l’intero sistema dei Liberi Consorzi siciliani.
Durante l’assemblea, infatti, la presidente Schembari è stata delegata dagli altri presidenti siciliani a portare all’attenzione nazionale le istanze condivise dei Liberi Consorzi dell’Isola, assicurando una voce unitaria e coordinata. In questo contesto è stata confermata la designazione del Presidente del Libero Consorzio di Trapani, Salvatore Quinci, quale rappresentante siciliano all’interno dell’Upi nazionale.

Tra le priorità affrontate, è stata evidenziata l’urgenza di ottenere i decreti attuativi della Legge regionale n. 15/2015, che ha istituito i Liberi Consorzi in Sicilia modificando la normativa nazionale della legge Delrio. “L’assenza di questi decreti limita ancora oggi la piena operatività degli enti di area vasta e rende difficile costruire una programmazione realmente omogenea tra tutte le province siciliane. Abbiamo bisogno di strumenti chiari e uniformi per poter lavorare in modo efficace”, ha dichiarato la presidente Schembari.
Ampio spazio è stato dedicato anche al tema delle deleghe regionali, con particolare attenzione alla mobilità. “La richiesta che abbiamo avanzato alla Regione Siciliana riguarda l’attribuzione della delega ai Liberi Consorzi, perché nessuno meglio degli enti di area vasta conosce le reali esigenze del trasporto pubblico locale. Parliamo di collegamenti interni alle province, di connessioni tra territori confinanti e soprattutto dei servizi verso i principali snodi infrastrutturali come porti e aeroporti”, ha aggiunto Maria Rita Schembari .
Nel corso dell’assemblea è stato inoltre portato alla ribalta nazionale il caso del Libero Consorzio di Siracusa, in dissesto finanziario dal 2018. È stata richiesta per l’ente la sospensione del prelievo forzoso statale, analogamente a quanto avvenuto per le province di Biella e Vibo Valentia, misura indispensabile per consentire un percorso sostenibile di riequilibrio finanziario.
“Il ritorno della Provincia di Ragusa nell’UPI nazionale rappresenta un passaggio strategico che ci permette di rafforzare la presenza istituzionale del nostro territorio e di contribuire attivamente alla definizione delle politiche nazionali dedicate agli enti di area vasta”.
A margine dell’evento la Presidente Schembari ha evidenziato l’importanza simbolica e politica del ritorno della Provincia di Ragusa all’interno dell’UPI nazionale dopo tredici anni di assenza: “È un passo significativo che ci permette di riportare la voce del territorio ibleo ai tavoli nazionali e di contribuire, insieme agli altri enti, alla costruzione di politiche più attente e coerenti alle esigenze delle comunità locali”.








