“La procedura che avrebbe dovuto portare alla stipula di un accordo di Pspp (Partenariato speciale pubblico privato) per la gestione del complesso di Donnafugata e del Museo della città di Palazzo Zacco si è conclusa con una determinazione negativa degli uffici comunali”. Lo dice il sindaco Peppe Cassì che interviene dopo la decisione ultima presa dall’ente di palazzo dell’Aquila.
“Espletate le diverse fasi previste e tenuto conto delle indicazioni fornite dalla commissione esterna, appositamente istituita per la valutazione delle diverse proposte pervenute – continua Cassì – il dirigente competente ha evidenziato la mancanza di presupposti per la prosecuzione della trattativa con la società che aveva formulato la proposta migliore, in tema di piano degli investimenti, manutenzioni programmate e rimodulazione del piano economico finanziario. Abbiamo sempre sostenuto che la proposta di partenariato pervenuta avrebbe dovuto superare il vaglio degli uffici, che avrebbero preteso il rispetto dei rilievi della commissione, e poi quello eventuale del Consiglio comunale. A smentita di chi ha alimentato sospetti e illazioni, anche da questo epilogo emerge la correttezza dell’iter seguito”.
“Rimango dell’idea che la collaborazione – e sottolineo collaborazione – di un soggetto privato nella gestione del castello avrebbe potuto rappresentare un salto di qualità nella organizzazione della struttura, nell’interesse dei suoi fruitori, ma prendiamo atto oggi che la trattativa si è arenata”.











