Ancora impegnato in incontri di saluto istituzionale il primo cittadino di Ragusa che ha incontrato ieri, mercoledì 18 luglio, recandosi nella sede della Direzione generale di piazza Igea, il Commissario dell’ASP, il dr. Lucio Ficarra, accompagnato dall’assessore Luigi Rabito, e dal suo più stretto collaboratore Nunzio Basile.
La nota sull’incontro, diramata dalla referente aziendale per la comunicazione dell’ASP, la dott.ssa Miceli, riferisce di un “incontro molto cordiale e utile per impostare un dialogo proficuo ed efficace sul futuro della sanità ragusana e dell’ospedale Giovanni Paolo II”, senza, però, accennare alla sopravvenuta sentenza della Cassazione che ha giudicato illegittime le nomine dei commissari fatte dal governo Crocetta, fra cui quella del Commissario dell’ASP di Ragusa che, come altri colleghi sarà presto, dopo la pubblicazione della sentenza, da ritenersi decaduto dalla carica, salvo proroghe propedeutiche, comunque, alle nomine definitive.
Come era prevedibile, nell’incontro si è comunque parlato, in un clima di grande cordialità, dell’apertura del nuovo ospedale di Ragusa, ma dalla nota emergono solo le solite retoriche dichiarazioni, in questo caso per il “dialogo proficuo ed efficace sul futuro dell’ospedale di Ragusa, una realtà sanitaria che la Città aspetta, ma anche tutto il territorio provinciale”.
Il Commissario ha mostrato al Sindaco la planimetria dello stabilimento ospedaliero, (il vecchio Direttore Generale avrebbe organizzato un sopralluogo riservato NdR), aggiungendo che ha già avviato la stesura di un cronoprogramma, condiviso con il direttore Sanitario degli ospedali Riuniti di Ragusa, dr. Pasquale Granata e i Direttori delle UU.OO.CC. che saranno trasferite dagli ospedali Riuniti di Ragusa al Giovanni Paolo II.
Ha precisato che l’ospedale Civile sarà riconvertito e diventerà una realtà sanitaria nel cuore della città capace di erogare un’offerta sanitaria qualificata e di grande utilità per i ragusani.
«Ho già trasferito il 118 all’interno degli spazi ospedalieri e realizzeremo un PTE – Presidio Territoriale di Emergenza, strategicamente importante vista la distanza che il nuovo ospedale ha dal centro cittadino.
Il Civile sarà un ospedale “riempito” di servizi sanitari efficienti.
Anche il “Maria Paternò Arezzo”, secondo quanto dichiarato dal dott. Rabito, diventerà un ospedale che si reggerà da solo con servizi sanitari efficienti.
Soddisfazione ha espresso il Sindaco che si è detto convinto che il nuovo ospedale è quasi pronto per essere consegnato alla comunità, una struttura capace di garantire assistenza sanitaria di livello elevato per la quale la sanità ragusana si è sempre distinta.