In queste ultime ore si è fatta strada un’ipotesi tanto suggestiva quanto inquietante circa la scomparsa di Giusy Pepi che, in qualche modo, possa essere legata a quella di Gessica Lattuca, la 27enne di Favara sparita il 12 agosto. Un’ipotesi che è stata presa in considerazione anche a “La vita in diretta”, noto programma pomeridiano di Rai 1. Durante un servizio andato in onda ieri, è stata messa in risalto la straordinaria somiglianza vittimologica di Gessica e di Giusy. Entrambe sono siciliane, entrambe spariscono a relativamente pochi chilometri di distanza (Favara dista da Vittoria un’ora di macchina), entrambe sono giovani e di bell’aspetto, hanno rispettivamente 4 e 5 figli, si truccano in modo molto marcato e hanno un passato in cui è stata presente la droga e la prostituzione. Analogie, inquietanti analogie che hanno fatto pensare anche all’ipotesi di un maniaco seriale che avrebbe rapito le due donne in base a queste particolarissime somiglianze. Ipotesi, anche molto suggestive, che però al momento non trovano nessun riscontro da parte degli investigatori. Si continua invece ad indagare sia sul passato delle vittime che sulla più stretta cerchia di amici e familiari. Sempre durante il servizio di “La vita in diretta”, è stato detto che sarebbe stato ascoltato dagli inquirenti uno degli ex presunti amanti di Giusy. Per il momento, non sono emerse altre novità. Ma un fatto è certo. Sia nel caso di Gessica che di Giusy, stiamo parlando di donne che fanno parte di un ambiente sicuramente difficile, con un passato complicato dalla droga. E si torna, ancora una volta, al video in cui si vede Giusy recarsi verso un’auto nera. Il fratello di Giusy, Gianni, ha manifestato ai microfoni di Elena De Vincenzo alcuni dubbi: “E’ strano che in un condominio dove abitano 50 persone e dove si affacciavano al balcone anche quando andavo io a trovarla, nessuno ha visto niente”. Il marito Davide Avola continua a ribadire che Giusy non aveva manifestato la volontà di andare via e che non avevano problemi coniugali, anche se comunque Giusy “era una persona debole per via del suo passato”. La mamma di Giusy, anche lei intervistata, ha rivolto un appello a chi potrebbe trattenere la figlia. Emerge, dunque, un quadro secondo cui la cerchia familiare sembrerebbe convinta che qualcuno trattenga la donna contro la propria volontà, approfittando della presunta debolezza di carattere della stessa. Anche se, in un primo momento, si era piuttosto parlato di fuga volontaria della donna, forse con un suo ex amante, partita a bordo dell’auto nera senza soldi e senza documenti. Il giallo di Vittoria diventa sempre più complesso. Ma Giusy è sparita da troppo tempo senza dare notizie e senza lasciare traccia e le preoccupazioni che possa esserle capitato qualcosa di brutto cominciano ad essere sempre più realistiche.