Dall’11 al 17 marzo si celebra, in ben 80 Paesi, la Settimana mondiale del Cervello e per l’occasione la Società Italiana di Neurologia – SIN – lancia lo slogan “Proteggi il tuo cervello”.
L’U.O.C. di Neurologia del P.O. “R. Guzzardi”, referente dott. Antonello Giordano, infatti, ha organizzato per martedì 12 marzo a partire dalle 15.00, presso la sala convegni “E. Di Geronimo” dell’ospedale di Vittoria un importante convegno: “ICTUS CEREBRALE: QUANDO IL TEMPO SALVA LA VITA”.
Fitto il programma della Giornata che vedrà, dopo il saluto del Commissario Straordinario, arch. Angelo Aliquò e l’introduzione del direttore sanitario di presidio, dott. Giuseppe Drago, numerosi interventi che tratteranno: come riconoscere i segni e i sintomi dell’ictus cerebrale; la terapia; la gestione dell’emergenza cerebrovascolare dell’Asp di Ragusa; l’assistenza infermieristica della stroke-unit e, infine, la depressione post stroke.
“Pensare, ricordare, parlare, ma anche camminare, correre, ridere gesti quotidiani coordinati e resi semplici dal cervello. Un organo affascinante e ancora misterioso, che rende possibili, in modo armonico, le funzioni di tutto l’organismo. Per questo, proteggerlo è fondamentale.
Obiettivo, aumentare la consapevolezza e sottolineare l’importanza della prevenzione nella lotta alle malattie neurologiche, che solo in Italia colpiscono circa 5 milioni di persone.
Dalla malattia di Alzheimer a quella di Parkinson, dall’ictus cerebrale alla sclerosi multipla, dall’epilessia fino all’emicrania e ai disturbi del sonno. Sono questi alcuni dei disturbi neurologici che, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, colpiscono ben 1 miliardo di persone nel mondo. Oltre 47 milioni i casi di demenza e una stima di circa 7,7 milioni di nuovi malati ogni anno. Tra le demenze, la forma più comune è l’Alzheimer con convivono 40 milioni di persone nel mondo.
Adottare uno stile di vita sano è il primo passo per prendersi cura del proprio cervello, ma la prevenzione passa anche e soprattutto dal consulto dello specialista di riferimento: il neurologo.” www.neuro.it