Dalle Moto Guzzi alle Ariel, dalle Bsa alle Piaggio, dalle Bmw alle Triumph. E’ stato un trionfo di cromature, marmitte e manubri la quindicesima edizione di Moto storiche nel barocco ibleo che, organizzata dal Veteran Car Club Ibleo, è andata in scena lo scorso fine settimana tra le strade della provincia di Ragusa. E non solo. Un appuntamento molto atteso dagli appassionati e dagli estimatori delle due ruote d’antan che hanno potuto ammirare, perfettamente funzionanti, veri e propri pezzi pregiati. Pezzi che hanno assunto ancora più valore nel momento stesso in cui hanno interagito con i palazzi barocchi di cui è disseminato il territorio. E neppure il maltempo ha fermato le indomite cavalcature che hanno transitato, in maniera orgogliosa, lungo le strade dell’area iblea. Due ruote che hanno fatto la storia in grado di sprigionare un fascino non consueto che ha fatto girare più volte lo sguardo dei passanti casuali. I cinquanta partecipanti il sabato si erano diretti alla volta di Buscemi e Ferla. Qui, sui Monti Iblei, avevano effettuato il pranzo in un agriturismo della zona. Poi il transito per Buccheri, Monterosso e Giarratana e l’immancabile passaggio per Ibla. Nella giornata di domenica, partenza per Santa Croce da dove poi era stato possibile raggiungere Punta Secca. Qui era stato possibile ammirare la casa di Montalbano. Quindi, si era arrivati sino a Marina di Ragusa con una sosta al porto turistico. Il pranzo era stato effettuato a Ragusa, al ristorante Corte di Bacco. Durante la due giorni, un momento commovente è stato rappresentato dalla consegna di una targa alla memoria del nisseno don Pinuzzo D’Angelo, sempre presente ai motoraduni promossi dal Veteran Car Club Ibleo. La targa è stata consegnata a Vittorio Sole, grande amico di D’Angelo, con cui, sempre assieme, partecipavano agli appuntamenti motoristici promossi dal Veteran. La quindicesima edizione è stata avviata in collaborazione con i Comuni di Ragusa e Ferla oltre che con il comando provinciale dell’Arma dei carabinieri. “Per noi – sottolinea il presidente del Vcci, Antonino Provenzale – è una immensa soddisfazione quando chiudiamo un raduno e gli appassionati ci dicono che vogliono ritornare già in occasione del prossimo e che sono pronti sin da ora a prenotarsi. Significa che tutto è andato bene e che l’organizzazione è stata curata sotto ogni punto di vista. Anzi, in proposito vorrei sinceramente ringraziare tutti i componenti del consiglio direttivo che danno una mano in maniera importante, la scorta tecnica dei carabinieri e della polizia stradale, il soccorso stradale e tutti coloro che, a vario titolo, si sono adoperati per la piena riuscita della kermesse. Un ringraziamento particolare a Gianluca Gismondo, Vincenzo Cascone e al vicepresidente Giuseppe Arestia che si sono spesi in maniera eccezionale per questo evento. Ringrazio anche il gruppo di centauri maltesi che, come ormai succede da qualche anno, ci vengono a trovare in occasione di un appuntamento che dà modo a ciascuno di loro di mettere in vetrina le loro straordinarie moto. Insomma, un evento sportivo che non è solo sport ma è anche modo di fare cultura attraverso la promozione del nostro territorio e della nostra enogastronomia”.