Iniziano oggi i festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Gulfi che, purtroppo, quest’anno saranno celebrati a porte chiuse. Stamani, la tradizionale “svelata” si è svolta all’interno delle mura del Santuario. A celebrare la santa messa, il rettore del Santuario, Padre Graziano Martorana che, durante la sua omelia, ha ricordato il difficile momento a cui tutti siamo chiamati: “In questi giorni la chiesa si organizza. Sembra che non ci sia più futuro per noi. Ma dobbiamo guardare il nostro tempo con lo sguardo degli apostoli che, nonostante le difficoltà, non si sono abbattuti. Noi oggi, dopo 2000 anni, non ci dobbiamo abbattere e dobbiamo restare saldi. Siamo privati della festa, di abbracciarci, di gridare insieme, di condividere il sudore, la fatica. Nonostante questo, non saremo mai privati della devozione alla Madonna, anche se dopo 375 anni questa festa si blocca, non si ferma la devozione. Racconteremo a chi verrà dopo di noi quest’ anno così duro e difficile. E racconteremo di questa festa, celebrata solo sui soical.
La devozione alla Madonna non finirà mai. Anzi io sono convinto che Chiaramonte, dopo che sarà passata questa tempesta, troverà una devozione ritrovata in questa festa. Vogliamo chiedere a lei una benedizione: il coraggio di non perdere la fede. Non abbiate paura di chiedere, o di bussare alla porta. Viviamo insieme la carità e aiutiamoci lun l’altro nel segno della carità”.
Domenica, giorno della festa della Madonna, l’invito di padre Martorana è quello di fare in ogni casa un altare alla Madonna e di mettere davanti al balcone di casa un drappo o una coperta ricamata. E di pregare, in questi dieci giorni, dicendo spesso il Rosario.
Tutte le Sante Messa saranno trasmesse via Social, proprio come oggi.