Le vittime innocenti di ieri e di oggi. E’ questo il leit motiv della celebrazione odierna promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa in occasione della solennità liturgica dei Santi innocenti martiri. Alle 11, questa mattina dunque, ci sarà la santa messa e la benedizione dei bambini nel reparto di Neonatologia dell’ospedale Giovanni Paolo II. “Per la tradizione cristiana occidentale – sottolinea il direttore dell’ufficio diocesano, il sacerdote Giorgio Occhipinti – l’episodio evangelico dei Santi innocenti martiri è un tipico esempio di quanto la sete di potere possa spingere ad atroci delitti. I bambini di Betlemme sono infatti vittime dell’odio spietato di Erode verso chi avrebbe potuto ostacolare i suoi piani di potenza e di dominio. Su questo tema, e sulla storia dei bambini di Betlemme, la Chiesa esorta ad “ascoltare il lamento e il pianto di tante madri, di tante famiglie, per la morte dei loro figli, dei loro figli innocenti” che è lo stesso “gemito di dolore delle madri che piangono la morte dei loro figli innocenti di fronte alla tirannia e alla sfrenata brama di potere di Erode”. Con questa celebrazione siamo tutti invitati a proteggere l’innocenza dei piccoli “dai nuovi Erode dei nostri giorni” che fagocitano e spezzano la vita di tanti bambini vittime innocenti, compreso l’aborto”. Saranno presenti, su invito dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, i rappresentanti del Cav, il Centro di aiuto alla vita, della diocesi di Ragusa. Ieri, intanto, in occasione della solennità liturgica della santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, si è tenuta una celebrazione eucaristica nel reparto di Ostetricia del Giovanni Paolo II. “Ieri, in particolare – aggiunge don Occhipinti – il nostro pensiero è andato alle famiglie che hanno subito gravi lutti a causa della pandemia”. Un particolare ringraziamento è stato rivolto agli operatori sanitari del reparto e al primario Giuseppe Bonanno, componente dell’ufficio per la Pastorale della salute, per la collaborazione e per la disponibilità.