Giornale ibleo intervista Alberto Ricca, direttore del Donnafugata resort.
Il fallimento del Donnafugata resort ha sicuramente provocato un danno grave al territorio. Nel silenzio assordante della politica e di tutti stakeholders, lavoratori compresi, Giornale ibleo ha incontrato Alberto Ricca, che è stato progettista, socio e direttore generale della struttura fino alla dichiarazione di Fallimento.
Si intrecciano storie, interessi, e scomode verità che non ci riportano indietro, ma che contribuiscono certamente a fare chiarezza su una delle storie più imbarazzanti del contesto economico di questa provincia.
Al ruolo di protagonista in negativo dell’intera vicenda assurge il Marchese Orazio Arezzo di Donnafugata.
Dal 2004 al 2018 Il Marchese Orazio Arezzo ha incassato dal Donnafugata Resort fra vendita ed affitto dei terreni oltre 5.500.000,00 di euro. E tuttavia non sono bastati per calmierare le sue pretese tanto che lo stesso arriva a richiedere il fallimento della società che chiude i battenti proprio nel 2018.
“Arezzo” dice Alberto Ricca, “è stato Socio Fondatore e parte del Consiglio della Società Donnafugata resort dal giorno della sua costituzione nel 2003 ed ha seguito i lavori e condiviso tutte le scelte dei vari attori coinvolti nel progetto in accordo con Nh Hotels.
E’ stato il Marchese Orazio Arezzo a chiedere, nel Maggio 2018, il fallimento del Donnafugata Golf Resort , adducendo suoi presunti crediti per svariati milioni di euro. Ma nessuno ha fatto rilevare che nonostante le sue pretese il Marchese Orazio Arezzo è stato ammesso al passivo solamente 50.000,00 euro non avendo il giudice fallimentare ritenuto valide le richieste economiche presentate dallo stesso.
Dal maggio 2018 al novembre 2018, a seguito del fallimento il Giudice ha concesso la prosecuzione dell’attività per sei mesi tramite l’esercizio provvisorio che ha generato un saldo di cassa positivo per 1.500.000,00 €, ed un portafoglio prenotazioni di oltre 2.500.000,00 € per l’anno successivo.
Il Curatore del fallimento, nonostante i numeri ampiamente positivi ha negato la continuazione dell’esercizio provvisorio, conclusosi pertanto a fine novembre 2018, con il conseguente azzeramento dell’avviamento commerciale, il licenziamento degli 86 dipendenti diretti ed a cascata di altri 150 lavoratori delle società di servizi che operavano con contratti pluriennali con il Donnafugata resort, ed un danno gravissimo per tutta l’economia della provincia iblea. Viene da dire dunque che per 50.000 euro di crediti del Marchese Arezzo, la provincia di Ragusa ha perso un indotto di svariati milioni di euro, senza che la politica alzasse un dito o proferisse parola.
Dal Dicembre 2018 al marzo 2020 sono stati fatti diversi tentativi di vendita dell’intero complesso alberghiero da parte della Curatela sempre vanificati dalle complicazioni legate al rapporto di affitto delle terre rimaste nella proprietà del Marchese Orazio Arezzo.
Nel primo semestre del 2020 la parte immobiliare è stata acquisita da due fondi Heidos e S.C. Lowy per circa 20.000.000,00 di euro. I terreni su cui sorgono i due campi da Golf sono stati restituiti al Marchese in buono stato di manutenzione nel 2° semestre del 2021, e da lì in avanti era responsabilità del Marchese Arezzo mantenerli in buono stato di manutenzione e provvedere alla guardiania dei luoghi.
Sempre nel 2° semestre del 2021 Il Giudice Fallimentare, su richiesta dei creditori del Fallimento, ha avviato una richiesta di rimborso di 11.700.000,00 € nei confronti del Marchese Orazio Arezzo per indebito arricchimento. Il Marchese, secondo l’azione giudiziaria approvata dal Giudice del Fallimento, si è ritrovato sui suoi terreni, due campi di golf e tutte le opere di miglioramento poste in essere dal Donnafugata Resort, e pagati da questa società nella misura di 23.000.000 di euro. Dunque, nei fatti si sarebbe arricchito per questa somma milionaria, senza alcun diritto, essendosi risolto il contratto di locazione su sua richiesta.
Conseguentemente gli sarebbe stato richiesto di rimborsare, nella misura del 50 %, i lavori di miglioria realizzati e pagati dalla società Donnafugataresort, nonché il valore degli arredi, delle migliorie realizzate sugli immobili di sua proprietà, e le strutture tecniche realizzata a cura e spese del terzo sulle sue proprietà, che generano un particolare aumento di valore dei terreni, prima dedicati al pascolo di mucche, e di seguito impiegati per produrre un reddito di cui fruiva tutta la società iblea.
Nelle more- conclude Ricca, – Il Marchese Orazio Arezzo sta negoziando la vendita /conferimento ad un gruppo di investitori Svizzeri dei campi da golf e del borgo per una cifra di 30.000.000,00 euro gli stessi campi che sono stati realizzati con i soldi del Donnafugataresort di cui lui ha chiesto il fallimento e su cui pende l’indennizzo di 11.700.000,00 €!
Occorre chiedersi perché di tutto questo nessuna parla. Abbiamo scelto di farlo noi, che sicuramente non abbiamo il dono di distinguere cosa è vero e cosa non lo è, ma riteniamo che parlarne in tutti i casi sia diventato un dovere sociale. Lo dobbiamo a tutti gli operatori economici che hanno investito e creduto in questo sviluppo, a tutti i lavoratori che hanno contribuito a rendere grande questo progetto.