Giorgio Sallemi, il primario di ortopedia del Giovanni Paolo II, ha rotto gli indugi ed ha firmato le dimissioni. Oggi il suo ultimo giorno in ospedale. Una lunga carriera coronata da successi enormi e soprattutto nello spirito del servizio.
Giorgio Sallemi rappresenta una vera eccellenza in campo nazionale. Ha studiato a Firenze e lì ha iniziato i suoi primi passi. Poi, l’ingresso in ospedale il 1 Aprile 1990 e di li a poco il trasferimento a Ragusa dove ha ricoperto il ruolo di Primario e di capodipartimento nel medesimo reparto di ortopedia che molti anni prima era stato diretto dal padre Antonio.
Nel corso della sua carriera ha raggiunto un livello di specialità nell’intervento di riduzione della frattura della testa del femore mediante installazione di una protesi asimmetrica, riducendo al minimo i tempi di intervento. Questo ha salvato la vita a tanti pazienti anziani che grazie alla sua velocità superavano le difficoltà nascenti da lunghe anestesie.
La verità è che la sanità pubblica non riesce più a permettersi medici come Giorgio Sallemi, che continuerà la sua opera presso una clinica privata di Catania. Nutriamo tutti l’impressione che si vada verso una smobilitazione del pubblico sempre più a favore del privato, con grave nocumento di chi ha bisogno e non può permettersi di ricorrere alla sanità privata.
Non sono stati pensati strumenti idonei per accaparrarsi l’esperienza e la professionalità di uomini che sono cresciuti nel pubblico, che hanno servito lo Stato e che a fine carriera paradossalmente vengono spinti fuori dal sistema perché invece di premiare chi resta, lo penalizza gravandolo di una copiosa diminuzione della pensione.
Per tutto il bene che Sallemi ha fatto negli ospedali pubblici gli rivolgiamo il nostro personale ringraziamento, auspicando nel contempo che cambi qualcosa nel sistema sanitario regionale.