Prevista inizialmente per lo scorso lunedì, si terrà domani, giovedì 8 febbraio la cerimonia di intitolazione di quattro viali all’interno del Giardino Ibleo a Oriana Fallaci, Indro Montanelli, Giampaolo Pansa ed Enzo Biagi, giornalisti.
Come ha voluto sottolineare l’assessore allo Sviluppo di Comunità Giovanni Iacono promotore dell’iniziativa, “si sono distinti nella loro vita professionale, per libertà, coraggio, ricerca della verità”.
Nella sua proposta, accolta dalla giunta e allegata alla delibera stessa, che pubblichiamo integralmente in calce all’articolo, Giovanni Iacono ha voluto sottolinea la funzione sociale dell’informazione:
“L’informazione che ricerca la verità ed offre verità. L’informazione libera dal potere. L’informazione capace di informare su ogni sfera delle intersezioni della vita, nei rapporti tra politica, informazione, economia, cultura; i mondi vitali delle società.
L’informazione è capace di condizionare le opinioni pubbliche, l’informazione è potere, tanto che Orson Welles nel 1941 la definì “Quarto potere”.
Non è facile per chi fa informazione mantenere un profilo umano e professionale che sia eticamente e deontologicamente corretto ed onesto. Non è facile e non è molto diffuso riuscire a fare informa zione nella libertà, con la libertà, per la libertà”.
Questa la proposta dell’assessore Giovanni Iacono:
Con la presente il sottoscritto Assessore allo sviluppo di comunità e coesione chiede al Dirigente settore I, di voler predisporre tutti gli atti necessari all’intitolazione di quattro vie della città a Giornalisti distintisi per la libertà di pensiero :
Relazione
Il sociologo Niklas Luhmann sosteneva che la grande sfida contemporanea fosse ‘la riduzione della complessità’.
La globalizzazione, l’automazione dei processi produttivi, l’individualismo crescente e disgregante, la crisi del capitale sociale, l’insoddisfazione nell’abbondanza, la crisi delle democrazie, il relativismo etico, la massificazione delle coscienze, la sovrappopolazione, le condizioni del pianeta, la riduzione delle risorse energetiche sono solo alcune delle problematiche che danno il quadro della ‘complessità’.
Uno dei tantissimi e al contempo fondamentale e vitale, elementi di semplificazione della complessità che è rimedio anche per alcune problematiche sopra riportate è la corretta informazione.
La funzione sociale dell’informazione.
L’informazione che ricerca la verità ed offre verità. L’informazione libera dal potere.
L’informazione capace di informare su ogni sfera delle intersezioni della vita, nei rapporti tra politica, informazione, economica, cultura, i mondi vitali delle società.
L’informazione è capace di condizionare le opinioni pubbliche, l’informazione è potere, Orson Welles nel 1941 la defini’ ‘quarto potere’ e sull’utilizzo delle tecniche di comunicazione, da Gustave Le Bon a McLuhan, abbiamo imparato molto sugli effetti prodotti nell’orientare fenomeni collettivi.
Non è facile per chi fa informazione mantenere un profilo umano e professionale che sia eticamente e deontologicamente corretto ed onesto.
Non è facile e non è molto diffuso riuscire a fare informazione nella libertà, con la libertà, per la libertà.
È molto facile ‘adeguarsi’ al potere e scegliere il servilismo.
“La differenza fra chi scrive per i suoi lettori e chi scrive per altri si nota subito: il primo parla chiaro e lo capiscono tutti, il secondo parla in codice e lo capisce solo chi lo deve capire” diceva il giornalista Indro Montanelli.
La città di Ragusa, riconoscendo l’altissima funzione sociale dell’informazione, intende intitolare delle vie, preferibilmente limitrofe, a giornalisti che si sono distinti, nella loro vita professionale, per libertà, coraggio, ricerca della verità.
Oriana Fallaci , giornalista, scrittrice si è contraddista fin dall’infanzia a Firenze e all’esperienza come staffetta partigiana per l’innata passione per il giornalismo è stata coraggiosa e presente con i suoi reportage di guerra nei luoghi più caldi del pianeta, è stata scrittrice con libri tradotti a livello mondiale, è stata controcorrente e ‘scomoda’ sempre, non catalogabile, ha scelto, per oltre un decennio, un autoisolamento negli Stati
Uniti, un silenzio che ruppe per scrivere gli ultimi libri controcorrente “La rabbia e l’orgoglio” (2001), ‘La forza della ragione’ e l’Apocalisse nel 2004.
Subì fino all’ultimo giorno di vita gli attacchi feroci ed ingiusti tesi a screditarla ma la vita di Oriana Fallaci è
una sfida continua ad essere sempre sé stessa in nome della libertà, fino in fondo, senza compromessi, senza sconti con chi comanda .
È al percorso umano, professionale, artistico e politico di una donna libera che si intitola una via.
Indro Montanelli, giornalista, scrittore, corrispondente e inviato speciale per tante testate giornalistiche e in teatri di guerra, fu redattore del Corriere della sera, fondò ‘Il Giornale’ e ‘La voce’.
Professionista arguto come pochi, intransigente, anticonformista, libero.
Giampaolo Pansa, giornalista, scrittore, scriveva in maniera magistrale, ironica, penetrante.
Tutta la vita è dimostrazione della sua libertà, dell’incapacità del potere a poterlo ‘inquadrare’, ‘incasellare’, ‘catalogare’. Scriveva con libertà e severa ricerca della verità e la verità è molto scomoda e così ha subito l’odio, le volgarità, la messa al bando da parte dell’egemonia culturale e dominante nel Paese.
La ‘terra bruciata’ che gli hanno fatto negli ultimi anni lo ha visto ‘peregrinare’ in diverse testate ma senza mai rinunciare alle proprie idee e al rigore scientifico della ricerca storica.
Enzo Biagi, giornalista, scrittore, saggista, conduttore televisivo, ‘una grande voce di libertà. Egli ha rappresentato uno straordinario punto di riferimento ideale e morale nel complesso mondo del giornalismo e della televisione, presidiandone e garantendone l’autonomia e il pluralismo.”.
Queste parole dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esprimono bene cosa ha rappresentato Enzo Biagi, un professionista che scriveva in maniera sopraffina, ricco di passione civile, determinato, coraggioso che ha intervistato tanti uomini di potere, senza alcuna indulgenza e con le domande più scomode, in maniera libera e indipendente.