Non è bastata la seconda udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Ragusa per decidere il rinvio a giudizio o meno dei sette membri imputati dell’equipaggio della nave del soccorso civile Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans.
L’udienza è stata aggiornata all’8 maggio prossimo. L’accusa secondo la Procura, che ha chiesto il rinvio a giudizio degli imputati, è “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato”.
La seconda udienza è stata illustrata nella sede della CGIL di Ragusa, i cui responsabili e alcuni iscritti hanno partecipato di mattina in Piazza San Giovanni alla “scorta di solidarietà” accompagnando gli imputati fino al Tribunale, dall’Armatore della Mediterranea Saving Humans, Peppe Caccia.
Alla riunione hanno partecipato Peppe Scifo, il segretario generale della CGIL di Ragusa, il quale ha posto il tema dell’immigrazione come centrale nella politica regionale del sindacato perché presuppone gli argomenti relativi al salvataggio e all’accoglienza che tradotto significa poi lavoro e tutele ed è la ragione per la quale la CGIL ha scelto di essere vicina a Mediterranea Saving Humans che con la Nave Mare Jonio tornerà presto in mare per salvare altri immigrati.
Il segretario regionale della CGIL, Francesco Lucchesi, ha ulteriormente ribadito la vicinanza del sindacato a questo progetto e l’apporto non sarà solo solidaristico e politico ma anche concreto con dei contributi che arriveranno dalle categorie e dalle Camere del lavoro.
Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Salving Humans, rileva infine che c’è in atto una forte partecipazione e testimonianza delle persone attorno al tema del salvataggio e lo si è visto anche a Ragusa dove cittadine e cittadini spinti da un afflato civile hanno partecipato alla scorta solidale. Mediterranea, è stato annunciato, organizzerà una manifestazione nazionale che si intende trasformare in permanente sui temi del salvataggio in mare.