Nell’ambito di specifici servizi – disposti dal questore della Provincia di Ragusa , Vincenzo Trombadore – finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno dello sfruttamento dell’attività lavorativa (fenomeno meglio noto come “caporalato” ) – agenti della Squadra Mobile unitamente a colleghi del Commissariato di Ps di Vittoria hanno effettuato nei giorni scorsi mirati controlli presso una azienda agricola sita in territorio di Acate – contrada Macconi. In seguito alle predette verifiche due imprenditori agricoli di nazionalità tunisina sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per i reati di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e impiego di tre connazionali irregolari sul territorio nazionale, privi del regolare permesso di soggiorno.
In particolare, l’ispezione effettuata in loco dagli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Ps di Vittoria ha permesso di accertare la presenza di 6 operai tutti di nazionalità tunisina intenti nella raccolta degli ortaggi, sprovvisti dei dispositivi di protezione individuale previsti dalla normativa antinfortunistica, nello specifico non muniti di guanti protettivi e scarpe antinfortunistica.
Il prosieguo del controllo permetteva altresì di constatare che, distante circa 50 metri dall’azienda agricola, era presente una struttura adibita ad alloggio per gli operai obsoleta e fatiscente che versava in condizioni igienico sanitari precarie.
Pertanto, per tali anomalie riscontrate, interveniva sul posto personale preposto del “Servizio di igiene degli ambienti di vita” (Siav) e del “Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro” (Spresal) dell’Asp 7 di Ragusa.
A seguito della tempestiva ed immediata attività di indagine condotta dagli investigatori, supportata dalle dichiarazioni testimoniali rese dagli stessi lavoratori stranieri presso gli uffici della Squadra Mobile i due datori di lavoro di nazionalità tunisina sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per i reati di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e impiego di cittadini stranieri di nazionalità tunisina privi del regolare permesso di soggiorno, essendo state riscontrate dai poliziotti e dagli operatori del settore violazioni delle norme in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro e la concessione di strutture alloggiative degradanti.
I successivi accertamenti esperiti successivamente dall’ufficio immigrazione della Questura hanno consentito di accertare la posizione irregolare sul territorio nazionale di tre dei sei lavoratori stranieri intenti a lavorare all’interno della citata azienda agricola.