La cattedrale di San Giovanni Battista di Ragusa ha fatto da cornice, questa mattina, alla messa per la ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato.

Il questore della provincia di Ragusa Vincenzo Trombadore ha reso omaggio a San Michele organizzando la celebrazione di una santa messa presieduta da mons. Giuseppe La Placa e concelebrata dal cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe Ramondazzo. Una messa nella messa, una cerimonia religiosa dedicata al santo patrono della polizia di Stato inserita nell’ambito delle ordinarie
celebrazioni liturgiche per una autentica vicinanza dell’Istituzione alla comunità
ragusana.
La cerimonia religiosa si è svolta alla presenza dei vertici della Prefettura, del Tribunale
e della Procura della Repubblica di Ragusa; del sindaco di Ragusa, del commissario
straordinario del Libero consorzio comunale di Ragusa, del senatore Salatore Sallemi,
dei sindaci dei Comuni della provincia, del comandante provinciale dei carabinieri, del
comandante provinciale della Guardia di Finanza, del comandante provinciale Vigili
del Fuoco, del comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo, del direttore
Ripartimentale Foreste, del direttore generale dell’Asp di Ragusa, dei
comandanti della polizia municipale dei Comuni della provincia, dei rappresentanti
delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile
dell’Interno, dei questori, dirigenti, funzionari e personale di ogni ruolo in quiescenza
oltre ad una nutrita rappresentanza della sezione di Ragusa dell’Associazione Nazionale
Polizia di Stato e delle associazioni d’Arma, nonché del personale in servizio con i loro
familiari.

La scelta del questore di voler celebrare la ricorrenza del Santo Patrono a San Giovanni
Battista trova la sua origine nel fatto che la cattedrale barocca, anche per il suo alto
valore religioso, è un punto di riferimento culturale ed affettivo per tutti i cittadini della
provincia di Ragusa. Prima della funzione, il vescovo, mons. La Placa, ha voluto ringraziare la polizia di
Stato e tutti i suoi appartenenti per la “meravigliosa vocazione” nel quotidiano impegno
con cui essi operano per la tutela del bene comune e la sicurezza della convivenza
civile.

Al termine della funzione religiosa, il questore, oltre a ringraziare le autorità
intervenute, sottolineando l’importanza di questi momenti di condivisione nel segno di
quella “sicurezza sostenibile” testimoniata proprio dalla presenza di tutte le autorità, ha
voluto esprimere parole di riconoscenza nei confronti degli operatori della polizia di
Stato che svolgono il proprio lavoro con impegno e passione, all’insegna dei valori di
legalità, giustizia ed umana fraternità di cui San Michele Arcangelo rappresenta
l’emblema nell’impegno quotidiano per l’affermazione del bene. Un ringraziamento
particolare poi il questore lo ha voluto rivolgere alle famiglie dei poliziotti che
quotidianamente condividono e supportano i sacrifici e l’impegno dei loro congiunti (foto Salvo Bracchitta).