Immigrazione e residenze. Controlli per accertare l’idoneità degli immobili dati in locazione. Nei giorni scorsi, l’assessore alla Viabilità e Polizia locale Dante Di Trapani (nella foto con il sindaco Maria Rita Schembari) ha emanato una direttiva in materia di residenza e cambio di residenza nel territorio comisano al fine di meglio disciplinare un settore diventato nel tempo foriero di non poche criticità.
“Per i nuclei familiari non cambierà nulla – spiega l’assessore Di Trapani -. Ma, per coloro i quali appartengono a nuclei familiari diversi e volessero risiedere nello stesso immobile, occorrerà rispettare il rapporto di un residente per ogni vano. Questo principio, ovviamente vale per tutti, cittadini italiani e stranieri. Altrimenti, prima di concedere la residenza, il proprietario dell’immobile sarà tenuto a produrre il certificato di idoneità abitativa della casa che concede in locazione”.
“È arrivato il momento di chiamare alle proprie responsabilità i proprietari di abitazioni semifatiscenti che, spesso, vengono concesse in locazione a poveri malcapitati, quasi sempre immigrati, costretti a convivere, in numero eccedente le reali capacità dell’immobile, in veri e propri tuguri, ai limiti della decenza – conclude l’assessore Di Trapani -. Inutile sottolineare le ricadute che questo malcostume ha avuto ed ha in interi quartieri della città e, soprattutto, del centro storico dove il sovrappopolamento di immobili non adeguati ad ospitare molte persone ha avuto riverberi deleteri sia per le condizioni igienico-sanitarie in cui vivono gli inquilini sia nell’abbandono di rifiuti sulle strade sia, infine, per il mantenimento dell’ordine pubblico. L’Amministrazione, dunque, confida nella collaborazione di locatori e inquilini per mantenere quel decoro e quella disciplina necessari per una civile convivenza intesa nella sua accezione più ampia e degna di una città europea del XXI secolo”.
“Il sindaco e tutti i suoi assessori – commenta il sindaco Maria Rita Schembari – sono convinti che la vera accoglienza consista nel garantire pari dignità a tutti. Ciò significa anche avere case locate che abbiano tutti i requisiti dell’abitabilità e del confort sia per gli adulti sia per i bambini”.