Anche la delegazione di Ragusa di Rete Imprese Italia ha partecipato alla manifestazione nazionale di Roma per chiedere al Governo e al Parlamento una svolta urgente della politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie.
Rete Imprese Italia, che rappresenta organizzazioni quali Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti. Preentata ha chiesto, innanzitutto, di riformare il fisco, la burocrazia e la tassazione. Questo popolo di imprenditori, di partite iva ha gridato il suo disagio per una situazione non più sopportabile. Se il Governo ha a cuore le sorti dell’Italia deve, è questa la piattaforma programmatica, ridurre i costi sul lavoro, obbligare le banche a svolgere il proprio ruolo di enti creditizzi, saldare i debiti che lo Stato ha nei confronti delle imprese, ma ancora approvare tutto quel sistema di norme che incentivi tutti quegli interventi, da parte delle amministrazioni locali, in favore del territorio ed infine occorre mettere in campo tutte quelle misure atte a consentire alle imprese di resistere, affinché si possa ritornare a parlare di sviluppo.
Il presidente della Confesercenti provinciale di Ragusa, Riccardo Santamaria, portavoce di turno di Rete Imprese Italia, dichiara: “Il mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato rappresenta il tessuto produttivo dell’Italia – spiega Santamaria – Dal futuro di questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro”.