Chi paventava il rischio di una opposizione incentrata sulla ricerca dell’illegittimità degli atti non ha nemmeno avuto il tempo di smontare la strategia delle opposizioni senza il PD perché si è passati ad una fase nuova che passa attraverso il Segretario Generale a cui vengono sottoposte le riserve prima dell’apertura del Consiglio Comunale.
Una strategia che ha sortito i suoi effetti se è vero che, alla prima seduta per l’esame del bilancio preventivo 2014, i lavori sono rimasti bloccati per oltre due ore, troppo per fornire la risposta richiesta dal Segretario generale, in una atmosfera assai pesante, con volti tirati che ha fatto pensare al peggio, anche ai componenti della maggioranza.
La conferenza stampa dei consiglieri di opposizione Chiavola, La Porta, Lo Destro, Marino, Migliore, Mirabella, Morando e Maurizio Tumino, che hanno voluto dire la loro, partendo dal regolamento per la IUC, prima di confrontare con il Segretario le prime perplessità sul bilancio, ha rivestito quasi lo spartiacque per un diverso approccio di una opposizione che, comunque, si vuole mantenere sui binari di una rigida azione di controllo.
Maurizio Tumino ha stigmatizzato aspramente gli atteggiamenti che si contrappongono ad una azione di controllo che mira alla legittimità degli atti, gli stessi che, come ha evidenziato, sono stati riconosciuti, dal Segretario generale, durante i lavori del Consiglio comunale, parzialmente difformi dalle normative di legge. E questo basta al consigliere Tumino per affermare che non si contano, ormai, gli atti, segnatamente dell’Assessore Martorana, che si rilevano incompleti, difformi e talora, come già riscontrato per il bilancio di previsione 2014, inficiati da gravi ed evidenti imperfezioni.
E’ stata Sonia Migliore ad entrare nel merito delle questioni relative al regolamento IUC, per illustrare le quali ha riportato ampia documentazione composta da normative di legge e copie di delibere adottate in altre parti d’Italia sulla stessa materia. Ribadite le accuse, molte delle quali fatte rilevare in occasione dell’esame del Pian Triennale delle Opere Pubbliche, criticando le misure adottate per sanare atti non perfetti e incompleti, procedimenti che, ancorché validi ai fini della legittimità degli atti, non li rendono accettabili dal punto di vista politico.
Particolarmente severa è stata nel giudicare l’operato degli amministratori, che ha definito soggetti di caratura impalpabile, soprattutto in ordine a diversi emendamenti proposti o suggeriti dalla stessa compagine di governo in stretta sintonia con la maggioranza pentastellata.
In diversi casi è stata rilevata la spiacevole realtà di emendamenti che, nel 2013, erano stati presentati dai consiglieri di opposizione e ora ripresi e adottati. Grave, per Sonia Migliore, il fatto che emendamenti per cui, nel 2013, erano stati dati pareri negativi, risultano, ora, con parere favorevole concesso dallo stesso dirigente che prima si era espresso contrariamente.
Una evidenza che ha procurato un momento perplessità, fra gli stessi consiglieri, soprattutto quando da parte di uno dei giornalisti presenti è stata avanzata la possibile ipotesi di falso ideologico.
Giorgio Mirabella ha ripercorso i rilievi dei colleghi che lo avevano preceduto ma ha voluto, soprattutto, criticare il comportamento dei consiglieri del Partito Democratico che considera, ora, fuori, dall’opposizione, ancorchè, in diverse occasioni, era stata sottolineata, dai componenti il gruppo dei democratici, la precisa intenzione di distinguersi e fare opposizione diversa.
Elisabetta Marino ha espresso il profondo rammarico per comportamenti e atteggiamenti di amministratori e consiglieri di maggioranza che esprimono il netto rifiuto per normali rapporti, ancorchè limitati all’ambito istituzionale.
Angelo La Porta si è soffermato su episodi relativi a provvedimenti proposti dall’opposizione e non accettati dall’amministrazione che li ha fatti suoi successivamente.
Morando non ha voluto aggiungere altro alle parole dei colleghi, ritenendole esaustive di una situazione che è sotto gli occhi di tutti.
Mario Chiavola ha parlato di atti illegittimi, maggioranza sfaldata, un Sindaco senza autorevolezza e una elevata criticità per la questione rifiuti che considera una bomba, ad alto potenziale, già innescata, il tutto in un panorama di dirigenti faziosi, che ha definito ‘stagionali’ per l’alternanza di giudizi espressi, che avallano nomine di esperti, tollerano gravi problemi per il personale e non impongono scelte improcrastinabili per la città.
Il consigliere Lo Destro ha ripercorso le tappe salienti di un percorso amministrativo accidentato, caratterizzato dall’enorme mole di tasse, con una giunta impegnata in provvedimenti che non hanno avuto riscontro, come quello del Registro delle Unioni Civili e quello delle Madri di giorno.
Palesi illegittimità e bandi di gara anomali e non remunerativi sono stati denunciati da questa opposizione e puntualmente si è verificato quanto evidenziato, come nel caso del Corfilac in cui il Sindaco ha dovuto tornare sui suoi passi, in maniera poco decorosa per l’immagine istituzionale. Una amministrazione che, secondo Lo Destro, ha calpestato le più elementari forme di legalità e di buona amministrazione, con tutta una serie di procedure contestate per concorsi e provvedimenti per il personale.