“Tra la gente dagli occhi di piombo, che vede solo fin dove c’ è buio, resto in cerca di sangue e di rose, svendo tempo a chi ne ha più di loro.”
“Erri” si trova esattamente tra la mente ed il cuore: sulla punta delle labbra, e sussurra deciso il suo strazio interiore nel vedere sagome che generalmente chiamiamo persone, ma spesso, imperturbabili, non sono altro che corpi che camminano.
Non è un’ accusa alla società, visto che Erri è stata la scoperta che anche Carlo ha fatto, perchè si sa, vedere oltre il buio fa male.
Quasi come un piccolo nemico, Erri si annidava tra i suoi pensieri e tra le sue emozioni, tentando di ridare “vista e udito”, ma Carlo, forse infastidito e confuso, tentava di sconfiggere questo piccolo essere che faceva parte di lui.
Poi finalmente, anche grazie a chi era poco più di una bambina quasi indaco, in una giornata d’ estate, Erri raggiunse le vette più alte dell’animo di Carlo. E così nacquero delle canzoni, che raccontano tutta la verità che gli occhi di Erri finalmente possono vedere.
“Dentro la stessa tempesta” non è un disco d’ amore, di politica, di accusa, di critica. Vuole scuoterci, e dirci che esiste un Erri nascosto dentro tutti noi, che non ci farebbe essere imperturbabili, che farebbe crollare i muri invisibili mentre brindiamo di finta felicità, mentre siamo fianco a fianco e ci ignoriamo.
Vuole insegnarci che la rivolta è un esercizio, che basterebbe “imparare l’ inglese”, sperimentarci, guardare oltre. Guardare dentro.
Dopo molte esperienze musicali e di produzione, nel dicembre 2013, Carlo Natoli si cimenta in questo lavoro cantautorale, vicino all’ indie rock; si dedica all’ apertura musicale, a nuove sfumature di elettronica, scopre anche il piacere del pop. 40 le canzoni di partenza, che verranno poi ridotte a 9.
L’ album “Dentro la stessa tempesta” -pubblicato dalla PRISONER RECORDS E VICEVERSA RECORDS-
ha accompagnato Carlo o Erri -come preferite identificarlo- nel trasferimento a Londra, città che offre la possibiltà di sperimentare, di conoscere, di ampliare i propri orizzonti. Di vedere oltre il buio.
Ma le radici da cui proveniamo non smettono mai di pulsare e di darci la voglia di esprimere chi siamo lì dove siamo appartenuti; in questi giorni infatti Carlo Natoli si trova in Sicilia per delle date in cui ci presenterà il suo nuovo progetto e la sua musica.
Giorno 19/01/2017, sarà ospite al Mug, un locale di Comiso che sicuramente è in sintonia con il mood del progetto, che si ripropone di ritrovare la familiarità con noi stessi e con gli altri, che spesso viene meno in una società tutta di corsa. Sarà una serata all’ insegna della verità che si traduce in musica, di sguardi pensanti e di anime leggere accompagnate da un calice di vino nel tepore di un inverno, interiore e stagionale, che sembra non avere fine.
L’ augurio è che magari in queste serate di musica, si possa trovare l’ Erri,
io intanto giovedì proverò a sentirmi parte della stessa tempesta.
Foto di Lavinia Cascone