Sta destando un certo scalpore misto ad una notevole dose di incredulità la kafkiana vicenda del cittadino che ha vinto un concorso per l’assunzione di 10 vigili urbani a tempo determinato e che, un’ora prima di presentarsi per la firma del contratto, si sarebbe visto stoppare da una telefonata da palazzo dell’Aquila, sede del comune di Ragusa, per sentirsi dire che «Nuove normative nel frattempo entrate in vigore hanno portato all’annullamento del contratto», lasciando l’aspirante vigile urbano con un palmo di naso. Gli agenti di polizia locale stagionali sarebbero già dovuti entrare in servizio da giovedì, e invece niente. Dall’ufficio del personale non arriva nessuna notizia più circostanziata rispetto a quanto comunicato ai diretti interessati, che ovviamente non ci stanno, dopo essersi visti di colpo stroncare le legittime aspettative di una occupazione ormai certa, seppure a tempo determinato.
Sulla vicenda chiede che sia fatta al più presto chiarezza il consigliere comunale del Movimento civico ibleo Gianluca Morando. Anche Territorio interviene sul caso, con una nota a firma di Emanuele Distefano e Michele Tasca, in cui si legge testualmente: «Non si era mai visto prima che i candidati selezionati venissero chiamati per attivare la procedura delle assunzioni, che addirittura a ciascuno di loro fossero prese le misure dal tenente incaricato per le divise estive e che, a distanza di poche ore, arrivasse una telefonata dal comune sottolineando che, purtroppo, non se ne sarebbe potuto fare più niente perché gli atti non erano stati predisposti nella maniera corretta.
Una approssimazione – scrivono Distefano e Tasca – senza precedenti che dovrebbe far riflettere la giunta penta stellata a togliere il disturbo». In ordine a questa vicenda, intanto, il sindaco Federico Piccitto non ha finora assunto nessuna posizione ufficiale per fare chiarezza sull’accaduto (fonte: Corriere di Ragusa).